COMELICO I carabinieri, continuano a cercare un secondo «recuperante» dopo quello perquisito mercoledì scorso a Comelico Superiore trovandogli in casa un arsenale di ordigni della Prima Guerra Mondiale. Questo «recuperante» per ora sconosciuto sarebbe quel qualcuno che avrebbe voluto liberarsi rapidamente di materiale esplosivo che aveva in casa gettandolo in un affluente del Piave, il torrente Cordevole. Da lì poi la colorazione verde del Piave. L’ignoto se ne sarebbe voluto disfare prima di essere controllato e denunciato.
Secondo il Corriere del Veneto (Dimitri Canello) L’Arpav ha confermato ufficialmente la presenza di tritolo (Tnt) nelle acque del fiume. Il trinitrotoluene, altamente tossico, versato in quantità non ingenti, si sarebbe diluito a sufficienza nelle acque del Cordevole e del Piave senza causare danni alla flora e alla fauna o morie di pesci. Sabato 25 febbraio i tecnici Arpav hanno effettuato ulteriori campionamenti nei pressi della presunta fonte dell’inquinamento, in tratti più a valle del torrente e sul Piave, in più punti a distanze crescenti, a partire dalla confluenza.