«SEGNALE IMPORTANTE PER QUELLE TERRE E PER LA POLITICA»
Dal movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti il commento alla nomina di Denni Dorigo a delegato dei comuni di Colle Santa Lucia, Cortina d’Ampezzo e Livinallongo del Col di Lana che nel nuovo Consiglio dei Comuni dell’Euregio Tirolo Sudtirolo Trentino godono ora dello status di osservatore.
«Riteniamo un passaggio importante per i comuni di Colle Santa Lucia, Cortina d’Ampezzo e Livinallongo del Col di Lana l’ingresso di un loro rappresentante nell’Euregio Tirolo. Questo per i ladini storici è il riconoscimento di una comunità estesa oltre i semplici confini politici e un segnale importante sia per la storia che per il futuro di queste tre realtà. Non dimentichiamo la battaglia che abbiamo portato avanti come BARD con i nostri consiglieri provinciali, prima Moreno Broccon e poi Ivan Minella, per l’attribuzione del ruolo di osservatore alla Provincia di Belluno, riconoscimento ottenuto in via sperimentale per un paio di anni, ma sul quale evidentemente i vertici dell’ente non credevano. Non poteva poi esserci scelta migliore di Denni Dorigo (foto), oggi direttore dell’Istitut Cultural Ladin Cesa de Jan che proprio recentemente ha presentato una pubblicazione sulla “Storia di un Referendum e di un popolo inascoltato” inerente al referendum del 2007 per il passaggio all’Alto Adige dei tre comuni; da quasi 15 anni questi paesi aspettano una risposta, il volere dei cittadini è stato chiaro ed è ormai ora passata che, come accaduto per Sappada e come dovrà accadere per tutti gli altri comuni referendari da Lamon in poi, il Parlamento si esprima con un sì o un no al loro passaggio. Questo è un messaggio importante non solo per i ladini storici, ma per l’intero mondo politico bellunese, veneto e nazionale: è chiaro che questa pagina è ancora irrisolta e non verrà chiusa facilmente, e il riconoscimento arrivato dall’Euregio può riaprire vecchi discorsi e aprire nuovi fronti di confronto. Se qualcuno pensava che anni di silenzio e immobilismo veneziano e romano avessero indebolito le battaglie delle terre alte, questo passaggio è un chiaro segnale che dimostra come la partita non sia certo dimenticata, né di qua né di là del confine»