AGORDO Riprendono gli appuntamenti dei pomeriggi culturali promossi dal Circolo Culturale Agordino-Biblioteca Civica. Venerdì, alle 17, in sala don Tamis, il sodalizio presieduto da Lionella Tonet, assieme alle parrocchie di Agordo, La Valle e Taibon, invita all’incontro “L’Agordino riscoperto nei libri di Corrado Da Roit” durante il quale saranno presentate due pubblicazioni curate dal medico e noto ricercatore storico di La Valle. Si tratta di “don Fazénde”, scritto in ricordo di don Apollonio Piazza, parroco di La Valle un secolo fa, nel centenario de “Il Risveglio”, il bollettino parrocchiale di La Valle e di “Dai ‘Ciragici’ all’ospedale”, un percorso storico fra miseria, malattie, medici verso la nascita dell’ospedale di Agordo, pubblicato a sua volta in occasione del centenario (1921) del nosocomio di vallata, con il contributo di Bim-Gsp e del Comune di Agordo. Interverranno don Cesare Larese, parroco delle tre comunità, editrici dei due volumi, Loris Santomaso e Dino Bridda che ha curato la presentazione de “Dai ‘Ciragici’ all’ospedale”.
“Don Fazénde. (don Apollonio Piazza). Parroco di La Valle un secolo fa”.
La Grande Guerra ha visto impegnati come cappellani militari o nella sanità anche i preti, i quali, come i combattenti, sono usciti da un’esperienza che certamente ha segnato in modo indelebile il loro carattere e la loro formazione. Terminato il conflitto tutto era da ricostruire, da riavviare e avviare. In quest’opera, nei nostri paesi, ebbero spesso un ruolo determinante anche i sacerdoti. Uno di loro è stato don Apollonio Piazza (1885-1947), parroco di La Valle dal 5 luglio 1919 al 30 settembre 1931, e che proprio un secolo fa diede vita al bollettino parrocchiale, sicuramente uno dei più longevi della diocesi. In occasione del centenario (1921-2021) della pubblicazione, che prenderà poi il nome de Il Risveglio, il dott. Corrado Da Roit, autore di questa preziosa pubblicazione, traccia la figura di un sacerdote impegnato, come tanti suoi confratelli, nel campo religioso ma anche nella vita sociale di una nazione che doveva rinascere dopo i terribili anni della guerra. Don Apollonio si distinse: per la sua dedizione ai parrocchiani con l’interessamento per i bambini (la scuola materna); per le ragazze costrette ad emigrare ancora giovanissime “a servizio” nelle grandi città d’Italia (l’ideazione di un maglificio a La Valle); la fondazione di un gruppo Scout poi chiuso dal regime fascista nel 1927; l’Azione Cattolica, la cura per i bambini poveri e orfani di guerra, l’attenzione per gli emigranti e moltissime altre iniziative proposte dai Vescovi o realizzate da altri parroci o promosse addirittura dalla Santa Sede. Un sacerdote impegnato su tanti fronti, con successi e riconoscimenti, ma pure incomprensioni e difficoltà. Presentato da don Cesare Larese, il libro è stato stampato, a cura della Parrocchia di San Michele Arcangelo di La Valle Agordina, dalle Grafiche Longaronesi.
“Dai ‘ciragici’ all’ospedale”
Lo scopo della pubblicazione, curata da Corrado Da Roit e Loris Santomaso, edita dalle parrocchie di Agordo, La Valle e Taibon, è stato quello di ricordare il centenario dell’istituzione dell’Ospedale di Agordo (1° aprile 1921). Il volume si compone di una sorta di “percorso” che parte nella storia di La Valle e segue attraverso il racconto di vicende dei medici (“ciragici” specie di chirurghi – condotti) del passato (con riferimenti anche ad Agordo e Taibon), di epidemie con le loro conseguenze, sempre tragiche, di tentativi progressivamente attuati per cercare di porvi rimedio, – vaccinazioni incluse – a volte senza riscontro, altre con risultati soddisfacenti. Restando al livello di vicende narrate senza alcuna pretesa scientifica, la ricerca conduce in un “viaggio” dal ‘600 alla Prima Guerra Mondiale e al 1921, alla nascita appunto dell’Ospedale di Agordo. Segue quindi uno studio recente sullo sviluppo del nosocomio, purtroppo ridotto dalla mancanza di documentazione (quasi certamente perduta nel corso di un incendio nel periodo dell’invasione nazista) per giungere alla realizzazione del nuovo grande edificio, inaugurato nel 1962, e seguirne l’evoluzione espansiva degli ultimi decenni del secolo scorso, con una nota conclusiva sulla situazione attuale, peraltro nota e dibattuta. Presentato da Dino Bridda, il libro è stato stampato dalle Grafiche Longaronesi con il contributo del Consorzio di Bim Piave e del Comune di Agordo.
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