FELTRE Anche l’AIPD della provincia di Belluno ha dovuto riorganizzare le proprie attività a causa della quarantena imposta dall’epidemia da coronavirus. In particolare vi erano le varie iniziative per le persone con sindrome di Down, diversificate a seconda delle classi di età, già in atto, e ben collaudate negli anni precedenti, che si son dovute interrompere ed elaborare diversamente. Ecco, in sintesi, i programmi allestiti, all’uopo, dalle Coordinatrici dottoresse Consuelo Melchioretto e Maria Paolina De Nale, in collaborazione con Operatori e Volontari dell’Associazione stessa: progetto per giovani adulti, “Casa Mia”; si è creato un gruppo “whatsapp”, moderato dagli operatori, gruppo che promuove attività di semiresidenzialità, ricreative e socializzanti, per il mantenimento ed il perfezionamento delle autonomie personali, e sociali, in casa propria. Vengono inoltre fatte telefonate e videochiamate tra gli operatori responsabili del progetto e i giovani partecipanti con sindrome di Down. In queste attività sono coinvolte anche le volontarie, che solitamente partecipano ai Week-ends di autonomia, che fanno base all’appartamento in Belluno. In particolare una delle volontarie, Elisa De Bon, continua le attività con una rubrica settimanale di laboratori vari per caratteristiche, dalle ricette di cucina, alla lettura di poesie, a laboratori manuali (in video). Enrico Cassol, personal trainer dei giovani dell’AIPD, ha preparato un video “tutorial” per continuare anche a casa le attività svolte in palestra. Progetto “Club dei Ragazzi in Gamba” per adolescenti e preadolescenti: anche in questo caso gli Operatori hanno creato un gruppo “whatsapp” con le stesse finalità di mantenimento e promozione delle autonomie personali e sociali, da casa, con telefonate e videochiamate. Continuazione del progetto “Quante storie al Museo”, già iniziato in collaborazione con i responsabili dell’Associazione “Isoipse” presso il Museo Etnografico di Seravella-Cesiomaggiore. E’ rivolto a ragazzi di 8-14 anni e si esprime attraverso video “tutorial” su attività laboratoriali, con creazione di oggetti e/o disegni, con la supervisione della responsabile del laboratorio. Proseguono poi, via skype, le riunioni di équipe tra Coordinatrici ed Operatori per programmazione ed elaborazione delle attività sopracitate, svolte in differita. Ovviamente non mancano riflessioni e suggerimenti sui progetti educativi dei singoli ragazzi. Gli operatori da casa inoltre, in attesa del fine quarantena, elaborano e costruiscono nuovi materiali utili per quando potranno riprendere le attività. Il tutto è stato facilitato da una recente donazione della “Fondazione Giuseppe Cervo Onlus” di Belluno, che ha permesso all’AIPD, grata, per questo, alla Fondazione stessa, di acquistare i supporti tecnologici per quei ragazzi che ne erano sprovvisti.