Piave: si riparte con altri 4 milioni di euro di lavori nell’area di Lambioi e nella zona di confluenza con l’Ardo a Belluno città
Dopo i lavori di sistemazione idraulica completati durante l’inverno e curati dalla struttura regionale del Genio Civile di Belluno, con cui è stato realizzato un importante intervento di ripristino delle fondazioni delle opere di difesa esistenti oltre che il rifacimento di una soglia di fondo, e per i quali sono già stati investiti 2.380.000 euro, ecco in avvio la seconda fase di interventi non solo per il completo ripristino dei danni post Vaia, ma anche e soprattutto per un aumento della mitigazione del rischio delle aree coinvolte. L’assessorato alla Protezione Civile della Regione ha messo a disposizione del Genio Civile ulteriori 3 milioni di euro per la sistemazione delle opere di difesa idraulica ricadenti all’interno del tratto del fiume sacro alla Patria compreso tra la località di Borgo Piave, nella confluenza col torrente Ardo, e la località di Lambioi. In particolare a Borgo Piave la progettazione indagherà le possibili soluzioni finalizzate all’adeguamento del franco di sicurezza idraulico del tratto arginato in sponda destra e al consolidamento dello stesso. Immediatamente a valle ulteriore progettazione per altri 1.040.000 euro anche in questo caso a favore del Genio Civile, che consentirà di completare la messa in sicurezza di tutto il tratto a monte del Borgo. Tali interventi si coordinano inoltre con quello per la realizzazione di un cavaliere d’argine per lo scarico delle acque di fognatura bianca anche durante la piena del fiume con richiesta di inserimento al Dipartimento nazionale della Protezione Civile nel piano delle opere 2020 proposto dalla Regione, già finanziato il Comune di Belluno con 300mila euro.
AI MICROFONI DI RADIO PIU’ L’ASSESSORE GIANPAOLO BOTTACIN