LA BRUTTA NOTIZIA DAL CAI DI AGORDO, EFFETTO VAIA
AGORDO La Presidente Anna Magro, comunica con rammarico a Soci e simpatizzanti che l’annuale Adunanza non sarà effettuata. La triste decisione che interrompe la lunga serie di 35 appuntamenti annuali, è stata presa dopo gli eventi di ottobre che, come tutti sanno, hanno devastato il nostro territorio a tal punto che ad oggi, a distanza di nove mesi, ancora molto si deve fare per rimarginare le ferite impresse a boschi, torrenti, interi versanti montuosi, strade e sentieri delle nostre meravigliose vallate. la Sezione non se l’è sentita di festeggiare in nessun luogo né tanto meno di chiedere la collaborazione di enti e associazioni, già tanto impegnate nei lavori per la rinascita dei propri territori. L’appuntamento è quindi rimandato al prossimo anno, certi che per agosto la nostra splendida terra, Patrimonio dell’Umanità, sia rinata e torni a splendere e vivere.
IL RICORDO KERGHIANI MEMORIAL EVENT
Anna Magro, presidente sezione agordina Cai Agordo
Interessanti e commoventi gli eventi organizzati per la commemorazione a 50 anni dall’arduo Soccorso sulla cima Su Alto (Gruppo del Civetta) del forte alpinista georgiano Mikhail Kerghiani e del suo compagno Oniscenko Per l’interessamento di Silvio Calvi noto ingegnere e architetto di Bergamo, già consigliere del Cai Centrale e componente del Consiglio mondiale dell’UIAA – amico e frequentatore del popolo georgiano – si è tenuto sabato 29 giugno sera nella sede della Sezione Cai di Belluno un ricordo di Mikhail Kerghiani con una presentazione fotografica del territorio della Georgia, in particolare la zona della Svanezia e delle sue bellezze che non hanno mancato di stupire i molti presenti. Coinvolgente sia il canto che i balletti che lo accompagnavano interpretati dal coro locale arrivato direttamente dalla storica regione della Georgia, insieme alla sorella, al nipote e a vari compaesani dell’alpinista deceduto nel 1969 mentre saliva la Cima Su Alto. Interessante per noi vedere i loro costumi locali ed ascoltare le possenti voci intonare nenie e litanie inconsuete e a noi sconosciute. Il racconto di “Berto” Lagunaz, protagonista in prima persona del recupero del compagno ancora vivo rimasto in parete, ha completato questo momento carico di commozione. La giornata di domenica 30 invece è iniziata di buon’ora per salire tutti insieme nei pressi della Forcella di Col Rean, dove a lato del sentiero numero 560 vi è il monumento dedicato all’alpinista voluto dagli stessi connazionali. Qui si è svolta una breve cerimonia con canti dedicati espressamente a Mikhail e vari brindisi fatti con grappa e vino georgiani seguendo un particolare rito, nel tipico calice donato dalla famiglia e custodito in una teca al Rifugio Tissi. Il grazie a tutti della sorella che tra le lacrime ha ricordato la figura di Mikhail e il canto in lingua georgiana eseguito dal coro ha commosso tutti, soprattutto noi italiani che alla parola Dolomiti, pronunciata tra molti altri suoni per noi incomprensibili, ci ha fatto sentire ed apprezzare l’unione con questo popolo. Il pasto al Rifugio Tissi e le molte foto davanti alla stupenda muraglia del Civetta ha concluso questo week end e ha riportato la delegazione georgiana, entusiasta di questa visita, in patria, carica di ricordi ed emozioni.