GREEN PASS, ENNESIMO PASTICCIO ALL’ITALIANA
Visto che mancano due settimane per l’avvio di questa norma, vogliamo sperare in una presa di consapevolezza di tutto ciò da parte del Governo e un sano “dietro front”
BELLUNO “Stento a credere che si sia potuti arrivare ad un’aberrazione simile”. Paolo Doglioni, presidente di Confcommercio Belluno, non usa mezzi termini riguardo alle prime notizie relative all’estensione del “certificato verde”. “Premesso che stiamo ancora lavorando su bozze di documenti non ufficiali e su anticipazioni di stampa, per cui c’è la necessità di prudenza e verifica, se quanto anticipato fosse confermato ci troveremmo di fronte ad un provvedimento contraddittorio e illogico. Doglioni aveva detto nei giorni scorsi che, in linea del tutto teorica, della necessità di estendere la campagna vaccinale, principio condivisibile di responsabilità sociale. “Che questo debba avvenire in questa maniera, è cosa del tutto aberrante. Caricare su baristi, ristoratori, albergatori l’obbligo di controllare gli avventori che si siedono al tavolo per un cappuccino significa dare loro responsabilità che non competono, significa complicare l’organizzazione con la certezza di aggravio di tempi e costi senza arrivare alla soluzione del problema: contribuire a ostacolare l’attività economica in questo momento è una responsabilità che il Governo non può assumersi in modo così eclatante. Diversi associati del settore alberghiero hanno segnalato la notifica di disdette di clienti. “Come si può pensare che questa nuova fiammata di contagi dipenda dal settore ristorativo quando dal 7 giugno (data di passaggio in zona bianca) con la variante già in circolazione, non ci sono state rilevazioni anomale nell’impennata del virus che, guarda caso, ha avuto la sua recrudescenza dopo gli europei di calcio e le manifestazioni che tutti abbiamo visto? Con quale coerenza ora si chiede agli esercenti di fare tutto ciò, addossandosi anche la responsabilità dei controlli?
OGGI ALLA RADIO
di Lucia Farenzena, Presidente Consorzio Operatori Turistici Rocca Pietore Marmolada
ROCCA PIETORE Green pass, quello che sarebbe un altro colpo al turismo sotto il totale silenzio. In giornate “calde” come queste, mangiare fuori in montagna è proprio il massimo. Qui stiamo perdendo di vista la democrazia e i diritti dei cittadini. È consigliato fare il vaccino, tanto che un’elevata percentuale si è sottoposta assumendosi il rischio di questa terapia sperimentale, c’è chi poi non vuole farlo che se ne assumerà il rischio. I numeri, perché quelli non mentono mai, ci danno conforto. In Italia il 45% ha completato il ciclo. Viste le difficoltà non è poco se pensiamo anche a chi non lo può fare e a chi ha contratto la malattia e deve aspettare 6 mesi per vaccinarsi. Di cosa stiamo parlando ? Parliamo sempre della stessa cosa, della vita delle persone e del lavoro. Con tutta questa confusione le prenotazioni soprattutto negli hotel si sono fermate. Quello che non si ferma è la mala gestione di questa pandemia sotto il profilo economico e della comunicazione. Stiamo ancora aspettando i soldi dei sostegni (siamo a fine luglio) e già altri paletti inutili al comparto. A che titolo un esercente mi può chiedere il green pass? Perché devo esibire a personale non sanitario il mio certificato vaccinale ? Soprattutto, perché vogliamo così male al turismo ? Perché invece di fare advertising e proclami non si parla solo a cose certe? Suvvia, stiamo rasentando il ridicolo e dando un’altra mazzata alle imprese. Penso che sia ora di dire basta a queste cose e soprattutto alla sottrazione di quote di libertà spacciate per “protezione”. Vogliamo lavorare, in sicurezza e questi atteggiamenti minano di continuo le certezze e le possibilità di fare impresa. Estati brevi, e intralci al poter lavorare perché se non si inventa qualche sciocchezza per tenere alto il terrore non va bene. Come ricordava un mio amico, questo inverno senza vaccino non su poteva stare al bancone ma obbligo di sedersi al tavolo. Ora invece non puoi sederti al tavolo senza greenpass…..ma siamo seri ? Applicando 4 regole in croce si evita il contagio, penso sia sufficiente.