ALLEGHE Con l’aumento dei costi dell’energia elettrica, del metano e del gasolio, diventa quasi impossibile tenere aperti gli impianti sportivi comunali. A lanciare l’allarme il sindaco, Danilo De Toni. Il caro bolletta si ripercuote soprattutto sui piccoli Comuni. E gli effetti potrebbero essere devastanti, soprattutto per le attività sportive. Dalle prime stime infatti emerge un aumento variabile tra il 30 e il 35%. Il sindaco di Alleghe ha già attivato la Provincia di Belluno, che si è mossa chiedendo un coordinamento tra amministratori e interessando del tema anche il ministro Federico D’Incà e tutti i parlamentari bellunesi.
IL SINDACO DI ALLEGHE DANILO DE TONI
RINCARI COSTI ENERGIA, UNCEM: ANCHE COMUNI ED ENTI LOCALI MONTANI PAGANO GLI AUMENTI MEDI DEL 40%.
ROMA “Nonostante tutti gli accorgimenti adottati negli ultimi anni per efficientare le sedi pubbliche e l’illuminazione, con risparmi utili e importanti, le stime di previsione relative al 2022 sono impietose e attestano un incremento dei soli costi energetici pari a +40% circa. Stime basate sugli attuali prezzi, ma che, in caso di ulteriori rialzi, saranno da rivedere. Uncem con gli Enti montani sta avviando un monitoraggio che dovrà portare a interventi compensativi e di supporto alle Amministrazioni già in legge di bilancio e in successivi dispositivi normativi, per evitare rincari gravi e insostenibili.
IERI ALLA RADIO
L’AUMENTO DELLE BOLLETTE METTE A RISCHIO GLI IMPIANTI SPORTIVI
Bond “Sto lavorando ad alcuni emendamenti, che presenterò in maniera trasversale, con colleghi di diversi partiti”.
ROMA “Le attività sportive di base sono a rischio. I giovani atleti potrebbero non avere più un posto dove allenarsi e anche le società che fanno attività sociale potrebbero ritrovarsi bloccate. A meno che il governo non intervenga per aiutare i Comuni a tenere aperti gli impianti”. Così in una nota il deputato Dario Bond, che raccoglie la preoccupazione di diversi amministratori locali. Tenere aperti palaghiaccio, piscine e palasport costa di più, con l’aumento dei costi energetici con aumenti anche fino a 100mila euro l’anno. Cifre insostenibili per le casse dei Comuni, che sono costretti o a chiudere o ad aumentare le tariffe, rendendo di fatto impossibile l’attività sportiva di base dei giovani atleti. “È necessario che il governo e il Coni si attivino per scongiurare la chiusura. Non possiamo permettere di perdere lo sport, non solo per i futuri atleti, ma anche per bambini e ragazzi per i quali l’attività sportiva rappresenta un importante mattone della crescita e della formazione. Soprattutto, non possiamo permettercelo, a pochi anni dalle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina”