AGORDO Transitare sotto alla galleria artificiale ponte del Cristo è a rischio? Probabilmente meglio affidarsi a Cristo come fa chi partendo da Mas-Peron (tutto attaccato è un auspicio) imbocca la strada per l’Agordino tra cervi in libertà e sassi in caduta libera, l’ultimo ha sfondato il cristallo di una Golf pochi giorni fa a La Stanga, il penultimo pochi giorni prima alla galleria della Pissa. Al ponte del Cristo c’è un’insidia in più ma chi sale non se ne accorge, chi scende se è attento a alza gli occhi si fa il segno della croce. Sulla sinistra un meraviglioso muro di contenimento abbellito con fiori rossi ma li sopra… Lì sopra con la costruzione della galleria artificiale è stato realizzato il famoso “materasso” per attutire la caduta sassi, ovvero un strato di sassi e terra contenuto da grandi travi in legno. Il legno con il tempo marcisce e quello sopra la galleria sta marcendo, sta proprio perdendo i pezzi come documentato dal servizio fotografico. A proposito del muro di contenimento che separa la 203 agordina dalla montagna: ha creato un corridoio ben nascosto idale come discarica di rifiuti.
Superata la galleria ecco la piazzola di sosta che contrariamente a tutte le altre lungo l’agordina, dove impera il cartello di divieto non solo di sostsa ma anche di fermata, invita a fermare l’auto ma con attenzione perché non è difficile finire nel Cordevole visto che il guardrail è stato strappato dalla furia delle acque del Cordevole e Veneto Strade non ha mai provveduto a sistemarlo se non posizionando un paio di transenne da concerto alla bell’e meglio. Ma sotto…sotto a quella piazzola che invita a fermarsi è in atto un’erosione, come dire che sotto c’è il vuoto e le future piene del Cordevole non miglioreranno certo la situazione. Poco più avanti un cartello che invita a stare a sinistra, possibilmente senza invadere la corsia opposta, questo perché il guard rail è massacrato cioè inutile e dal 29 di ottobre cioè 321 giorni fa.