TREVISO Le foto dei cantieri dei lavori in corso nei territori attorno a Cortina d’Ampezzo in preparazione ai campionati del Mondo del 2021 di sci alpino e delle Olimpiadi invernali del 2026, non possono che lasciare ammutoliti tutti gli amanti della montagna, e in special modo delle Dolomiti che rappresentano la “bellezza” nell’immaginario collettivo. Come Comitato Direttivo del CAI Veneto si esprime piena condivisione sul contenuto della lettera a firma della Presidente della Sezione CAI di Cortina é apparsa sui quotidiani nei giorni scorsi nella quale si esprime viva preoccupazione per il fortissimo impatto ambientale dei lavori nelle località: Col Fiere, Gilardon, Rumerlo e Col Drusciè. Si ribadisce ancora una volta la contrarietà del Cai Veneto ai collegamenti: Passo Falzarego Arabba e Cortina Alleghe, già previsti nel Piano Neve Regionale nel 2013 e stralciati poiché la commissione di Valutazione Ambientale Strategica dell’epoca aveva dichiarato la loro incompatibilità con il D.M. 184/2007 con la motivazione: “la loro realizzazione avrebbe costituito una pressione ambientale tale da raggiungere livelli di insostenibilità”. Si invitano i firmatari della Carta di Cortina: Ministero dell’Ambiente, Regione Veneto e Sindaco di Cortina del 24 gennaio 2016, riguardante la sostenibilità degli Sport invernale, nel dare applicazione a quanto allora sottoscritto, affinché non rimanga “un libro dei sogni”. Nell’ Enciclica Laudato sì, “[… l’ambiente è un bene collettivo, patrimonio di tutta l’umanità e responsabilità di tutti … Il CAI ritiene che solo un costruttivo confronto tra tutti i soggetti, portatori anche di interessi differenti, possa trovare la strada che eviti in futuro il ripetersi di scenari ambientali così impattanti.