“Si chiude positivamente una battaglia di civiltà. I Ministri Bianchi e Brunetta ne tengano conto con Il prossimo rinnovo del contratto nazionale di categoria. Se così non fosse saremo costretti ancora una volta a percorrere la strada giudiziale”
BELLUNO La Corte d’Appello di Venezia ha accolto in via definitiva tutte le richieste della Flc Cgil di Belluno riformando la sentenza di primo grado dopo che un gruppo di lavoratori della scuola, tre anni fa, si erano rivolti al giudice del lavoro di Belluno per ottenere il riconoscimento pieno ai fini della progressione di carriera di tutto il servizio scolastico prestato prima dell’immissione in ruolo. Attualmente il servizio prestato dal personale scolastico, una volta immesso in ruolo, viene valutato per intero limitatamente ai primi quattro anni, mentre la parte eccedente viene riconosciuta solo in misura dei due terzi. Gli uffici sindacali hanno condotto una battaglia considerando la norma non giustificabile comportando risparmi per l’Amministrazione a danno del lavoratore. Il Tribunale del lavoro di Belluno aveva riconosciuto il diritto dei ricorrenti, però, aveva di fatto annullato gli effetti ristoratori della sua decisione, stabilendo le prescrizioni. Di fatto la sentenza, pur riconoscendo “formalmente” il diritto dei lavoratori, non produceva per gli stessi alcun beneficio economico. Per questo l’appello a Venezia. “Questa sentenza – precisa Alessia Cerentin dalla Flc Cgil – rafforzerà il nostro impegno a favore dei lavoratori precari della scuola per una piena equiparazione dei diritti dei precari a quelli del personale di ruolo, non solo sul piano retributivo, ma anche per quanto riguarda le ferie, i permessi e la malattia. Continueremo su questa strada, dopo la sentenza veneziana ancora con maggiore forza e determinazione”.
foto, corteappellovenezia.it (25/01/2022Inaugurazione Anno Giudiziario 2022)
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