SAN TOMASO Mica facile vivere in montagna dove i servizi essenziali a volte diventano un ricordo. Ci puoi mettere la buona volontà, l’amore per il territorio, la voglia di creare, la fantasia impegnativa, ma quando le infrastrutture essenziali fanno “acqua” ecco che tutto diventa più difficile e gli sforzi degli amministratori locali, piuttosto che degli imprenditori delle nuove generazioni si scontrano con l’impegno. Prendi ad esempio la provinciale 8, la strada che da Cencenighe o da Avoscan sale verso il centro del paese, da una parte incrociando il Municipio, la partenza della zip line, la nuova struttura bar, ristorante albergo e dall’altra gli impianti sportivi con la palestra artificiale, orgoglio dell’attuale amministrazione che li ha fortemente voluti. Ma per arrivarci bisogna salire su qualche mezzo e percorrerla quella provinciale che a due anni dalla famosa tempesta Vaia presenta i soliti disagi. Sotto la frazione Toccol il semaforo porta pazienza, sopra Avoscan un tratto a senso unico alternato. Eppure la Provincia lo sa che non è una strada secondaria, è la strada principale, quella che scende nel fondovalle, quella che permette agli operai ogni giorno di raggiungere Luxottica. Ma tant’è, ormai l’uomo e la donna di San Tomaso hanno capito che con i disagi dovranno conviverci e ogni giorno votarsi a Santa Pazienza.
A MARGINE DI QUESTE SEMPLICI CONSIDERAZIONI ABBIAMO CHIESTO UN COMMENTO AL SINDACO DI SAN TOMASO MORENO DE VAL CHE SPAZIA OLTRE LA PROVINCIALE 8 RICORDANDO ANCHE I PROBLEMI LUNGO LA EX 203 AGORDINA.
ALCUNE FOTOGRAFIE DELLA SITUAZIONE IN CUI VERSA LA PROVINCIALE 8 CHE COLLEGA AVOSCAN AL PAESE.