BELLUNO Obiettivamente modesto il bilancio delle opere realizzate nel primo decennio del regime fascista nell’ambito del Comune di Agordo. Si va infatti dalla costruzione della strada d’accesso alla Stazione ferroviaria, con impegno finanziario di 46 mila 853 lire, del 1923, anno primo dell’era fascista, alla costruzione dell’acquedotto per il villaggio di Colvignas, 10 mila lire, del 1926, quindi al lavoro di rettifica della strada di Brent, per 6 mila 255 lire nell’anno seguente, per la sistemazione dell’acquedotto comunale di Palantras, che ha comportato una spesa di 61 mila lire nell’anno 1928, alla sistemazione della strada di Parech: 22 mila lire nel 1929 per concludere nel 1931, anno IX, con 15 mila lire spese per la costruzione della passerella sul torrente Cordevole. Sempre rifacendoci al volume “La Provincia di Belluno in regime fascista” con il resoconto dell’attività svolta ed opere compiute dalle amministrazioni e dagli enti della Provincia (edito il 21 aprile 1934 dalla Regia Prefettura e dalla Federazione provinciale fascista di Belluno e curato dal vice prefetto Carlo Riva, con presentazione del prefetto Costanzo Gazzera, stampa nello stabilimento tipografico Panfilo Castaldi di Feltre) rileviamo che più corposo, quanto meno sul piano della spesa nel decennio preso in considerazione, è l’impegno finanziario cui è andato incontro Alleghe: per l’acquedotto di Sala 5 mila lire per 200 metri di tubazione in ferro trafilato e due fontane pubbliche, lavori del 1927; 4 mila 460 lire per la costruzione nel 1928 dei 50 metri della strada di Sala, larga 2 metri e 20, che era prima rappresentata da un sentiero pedonale che accedeva al villaggio dalla provinciale Belluno-Agordo-Caprile. Nello stesso anno: onere di ben 266 mila 800 lire a totale carico del Comune per il fabbricato scolastico di Alleghe composto di 5 aule capaci di 60 alunni ciascuna ed appartamento per l’insegnante “posto in bella posizione molto soleggiata e contornato da un grande piazzale per le esercitazioni ginniche”; infine, nel 1930 contribuzione di 16 mila 250 lire per la costruzione del ponte sullo Zunaia, eseguito dalla Provincia; di 5 mila 846 per la rettifica della strada Toccol ad Agordo, di 10 mila per la ferrovia Agordo-Bribano. Quasi 400 mila lire la spesa sostenuta da Cencenighe con questo dettaglio: anno 1923: 81 mila 247,57 lire per il completamento di una briglia sul torrente Biois che, “per la veemenza delle sue acque ha sempre costituito un serio pericolo per l’abitato (nel 1882 distrusse il fiorente villaggio di Veronetta, sul lato destro del torrente). Nel 1922 furono ripresi i lavori per il completamento della briglia con innalzamento di due grandi e robusti argini laterali. Ben 214 mila, nell’anno successivo, per il mutuo relativo al fabbricato scolastico del capoluogo, con sei aule capaci di 50 alunni ciascuna, una saletta per le proiezioni ed una per gli insegnanti, ed ampio cortile per la ginnastica e le ricreazioni; il costo dell’opera era stato calcolato in 198 mila 732,34 lire. Vanno aggiunte 87 mila 99 lire per l’acquedotto comunale per il capoluogo e per il villaggio Palù, a servizio di 700 abitanti; infine nello stesso anno, 8 mila 400 per tubazioni di ferro con rivestimento speciale contro la ruggine per 4 fontane pubbliche a servizio di 300 abitanti serviti dall’acquedotto di Chenet-Bastiani con sorgente nella località Gratarola. Ci spostiamo a Colle Santa Lucia dove il Comune ha speso negli anni 1925 e 1926 30 mila lire per sistemare l’acquedotto della frazione di Pian; 17 mila per la strada principale del capoluogo e 20 mila per la casa comunale. Forno di Canale (oggi Canale d’Agordo – ndr.): negli anni 1926-27 per la costruzione della strada comunale detta di Rif tra Caviola e Fregona e ponte alla sua testata, lunga 2 chilometri, larga 3 metri, spesa di 72 mila lire; per la comunale Palafachina-Gares e rettifica di Longhere di 1,5 chilometri e larga 3 metri, spesa di 64 mila lire; anno 1928: riatto di strade comunali interne del capoluogo a Palù e Forni, 3 mila lire; costruzione del campo sportivo 10 mila; biennio 1029-30: per la costruzione della “Casa del Balilla” e dei servizi comunali per accogliere tutte le istituzioni del Regime: Fascio, Dopolavoro, Opera nazionale Balilla, ambulatorio e alloggio del medico e di un maestro, sala per rappresentazioni ed un magazzino, spesa di 235 mila lire; infine nel 1931, per la ricostruzione dell’acquedotto di Feder in tubi d’acciaio per 2.225 metri con tre lavatoi e abbeveratoi nonché le diramazioni per Colmean e Busin, spesa di 120 mila lire. Gosaldo: per l’acquedotto del capoluogo, con tre fontane, spesa nel 1926 di 51 mila 508 lire; per il Ponte sull’Eghe che congiunge il villaggio di Ren con la carrozzabile Tiser-Val del Mis 31 mila 824; per piccoli acquedotti per i villaggi di Ciet, Faustin, Selle, Coda, Stefenai, Spagnoi, California, Curti, nell’anno 1928 spese 25 mila 157 lire; nell’anno seguente furono 51 mila 063 per l’acquedotto del villaggio di Sant’Andrea, con due fontane ed un abbeveratoio; da segnalare che venne costruito con manodopera gratuita da parte della popolazione interessata; infine nel 1932: ben 220 mila lire per la costruzione di tre fabbricati scolastici nelle località Coda, Tiser, California, composti ognuno di un’aula capace di 60 alunni e di alloggio per l’insegnante. Rivamonte: anno 1925: 21 mila 512 lire per l’acquedotto di Zenich (manodopera gratuita); 1926: 61 mila 500 per l’allargamento della carrareccia Villagrande-S. Antonio; 1930: 30 mila 690 per l’acquedotto di Villagrande, Rosson e Canop a servizio di 500 abitanti (che hanno lavorato gratuitamente) 30 mila 690 (manodopera gratuita); 8 mila 9333 per l’acquedotto di Lonie a servizio di 80 abitanti (gratis la manodopera); 8 mila 686 per l’acquedotto di Valchesina a servizio di 50 abitanti (che hanno lavorato gratuitamente); infine 18 mila 248 per la sistemazione generale e gli impianti igienici della casa comunale. San Tommaso: nel 1923 spese ben 185 mila 363,78 lire per lavori alla strada San Tommaso-Avoscan; l’anno seguente 16 mila 886,33 per il riatto e ampliamento del cimitero; 1926: 15 mila 764,49 per sistemare l’accesso alle scuole elementari del capoluogo; 1927: 50 mila 491,75 per il completamento della San Tommaso-Avoscan; 23 mila 937,28 per sistemazione e riattamento della Cencenighe-San Tommaso a Pessoliva; 8 mila 237,87 per la costruzione di un canale coperto sulla strada adiacente e sul lato nord del cimitero di Celat; nel 1928: 87 mila 321,80 per la sistemazione della Cencenighe-San Tommaso; infine nel 1929: 46 mila 524,07 per il restauro della casa parrocchiale.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro “La Provincia di Belluno in regime fascista”): la copertina della “storica” pubblicazione; il fabbricato scolastico di Alleghe; la strada comunale di Fregona; la “Casa del Balilla”; il campo sportivo.