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CORTINA Ha preso il via venerdì 9 agosto, con il primo dei due incontri intitolati “Get Ready”, la rassegna proposta da Fondazione Cortina per raccontare la storia della Regina delle Dolomiti, nei suoi aspetti sportivi, turistici ed economici, ma anche per riflettere e progettare il futuro. Un ideale punto di incontro tra le Olimpiadi di Cortina 1956 (le prime Olimpiadi disputate in Italia) e l’appuntamento olimpico e paralimpico di Milano-Cortina 2026. Protagonisti della chiacchierata, che si è svolta a Casa Fondazione Cortina, lo spazio – inaugurato lo scorso 5 agosto – situato nel cuore di Cortina d’Ampezzo, sono stati Bruno Alberti e Lucia Dalmasso. Bruno Alberti, 90 anni compiuti lo scorso anno, è stato uno degli atleti di maggior spessore nello sci alpino internazionale degli anni Cinquanta e Sessanta, portabandiera azzurro alle Olimpiadi di Squaw Valley (Stati Uniti) nel 1960. Diversi gli aneddoti che, rispondendo alle domande di Antonio Colli, Alberti ha raccontato relativamente alla sua carriera sugli sci, aneddoti che hanno incuriosito e incantato il pubblico. “Se ripenso a quello che facevamo e con quale attrezzatura, oggi dico che allora eravamo dei pazzi” ha detto Alberti che ha sottolineato che le cose, tutto sommato, gli sono sempre andate bene. Commozione, ripensando alle gare di Cortina, da parte di una delle atlete del “Progetto Giovani” di Fondazione Cortina, Lucia Dalmasso: l’atleta di Falcade, una delle stelle emergenti dello snowboard parallelo internazionale (quarta lo scorso anno nella classifica generale finale di Coppa del Mondo), proprio nella Regina delle Dolomiti, nel tradizionale appuntamento in notturna di metà dicembre, ha ottenuto il suo primo accesso a una finale di Coppa del Mondo e proprio a Cortina uno dei suoi primissimi podi nel massimo circuito. Il prossimo incontro a Casa Fondazione Cortina è fissato per lunedì 12 agosto: si tratta di “Magnifico 56”, incontro durante il quale Antonio Colli racconterà, anche con l’ausilio di filmati d’epoca, le Olimpiadi di Cortina ‘56, i primi Giochi olimpici disputati in Italia) e il primo evento raccontato in diretta dalla televisione di stato. La serata comincerà alle 18. L’ingresso è libero e gratuito.
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