CANALE D’AGORDO La Fondazione Papa Luciani di Canale d’Agordo si impegna ormai da più di dieci anni a coltivare e tenere vivo il patrimonio umano e cristiano rappresentato dalla figura e dagli insegnamenti di papa Luciani. La Fondazione cura il Museo e la Casa natale di “don Albino”, offre a visitatori e pellegrini un servizio di guida, accoglienza culturale e – con il prezioso aiuto del parroco di Canale – anche spirituale. Questa organizzazione implica molto impegno, energia e risorse, che però restituiscono importanti frutti: la soddisfazione dei visitatori e l’aumento dell’interesse verso la terra natale e la figura di papa Luciani. Per poter continuare a offrire questo importante servizio – che ha delle notevoli ricadute positive anche sul territorio – il Museo Albino Luciani ha bisogno del sostegno di tutti. Alcune persone sostengono con il proprio volontariato, altre con contributiil. Con l’emergenza Covid sono venuti a mancare quasi completamente i gruppi organizzati che rappresentano quasi la metà dei visitatori. Di qui un appello, al quale hanno risposto alcune persone, dalla Fondazione il grazie a tutti, in particolare a Giovanni Fontanive di Canale d’Agordo per aver voluto generosamente sostenere il Museo Albino Luciani, la Parrocchia di Canale d’Agordo e la Scuola dell’Infanzia parrocchiale che ha sofferto anche la partenza delle suore dopo 78 anni di prezioso servizio.
Abbiamo chiesto al signor Fontanive di spiegare le motivazioni del suo gesto: “Per i rapporti di parentela e di vicinato, la mia famiglia ha avuto spesso il piacere di incontrare don Albino – così tutti noi lo abbiamo sempre chiamato – quando veniva a trovare il fratello Edoardo a Canale d’Agordo, prima da Vescovo di Vittorio Veneto e poi da Patriarca di Venezia. Ricordo personalmente con emozione le varie occasioni in cui, da bambino, invitato in casa Luciani, ricevetti dalle sue mani una carezza e l’assaggio del suo gelato al caffè. La sua semplicità, umiltà e attenzione per il prossimo e soprattutto per i più deboli e bisognosi, hanno sempre suscitato in me grande ammirazione, e hanno certamente contribuito alla mia formazione caratteriale. La sua lungimiranza su temi ancora attuali hanno inoltre reso il suo breve ma intenso pontificato un passaggio strategico nella storia della Chiesa, e mi auguro che il suo ricordo e il suo messaggio rimangano sempre nei cuori e nelle menti di tutti. È con questo augurio che io, mamma e zia abbiamo voluto dare il nostro piccolo contributo al Museo Albino Luciani, perché possa continuare a divulgare la parola, le opere e l’intera testimonianza della vita di don Albino”.