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AGORDO Dopo quasi 32 anni di attività, venerdì 27 dicembre, le sorelle Paola e Tiziana Porta (agordine doc) hanno definitivamente abbassato la saracinesca del bar-pasticceria “Les Bonbons” di Agordo, rinomato e accogliente locale fondato nel 1953 da Filomena Collesei (“Ména” come era amichevolmente chiamata da tutti) e dalla stessa gestito per 40 anni fino al 1993, in piazza santa Maria accanto all’arcidiaconale. Vale la pena di ricordare che si trattava di una piccola bottega, un “bugigattolo” si direbbe, dove la “Ména” intraprese l’attività commerciale, assieme al fratello Gino “strazéta” (provenienti da Lamon), cominciando con la vendita di latte e uova, poi con il gelato (allora l’unico esercizio del genere ad Agordo) imparato dal maestro Emanuele Talamini di Zoppè, e in seguito anche dolciumi, paste, bibite analcoliche, caffè con la panna per finire con le delizie per i bambini: “sughéti, ciunghe, cicolatìn có le figurine del balón” che consumavano specie la domenica dopo la Messa o, nei giorni infrasettimanali, al catechismo. Il tutto “condito” con la simpatia, la gentilezza e il sorriso di Filomena, qualità che le sorelle Porta hanno fatto proprie meritandosi l’apprezzamento di una sempre più vasta clientela non solo del luogo. La partecipazione alla festa d’addio di moltissimi affezionati frequentatori del piccolo ma cordiale locale, protrattasi per tutto il pomeriggio fino a sera, ha suggellato la popolarità e la stima acquisita negli anni dalle due sorelle che, negli oltre tre decenni passati dietro il banco e nel laboratorio di pasticceria, sono state anche testimoni dei non pochi cambiamenti avvenuti nelle abitudini singole e collettive del paese. «Il nostro locale», ricorda Tiziana, «era in una posizione strategica molto favorevole trovandosi in piazza Santa Maria, a ridosso della chiesa arcidiaconale di Agordo. Agli inizi degli anni ‘90, la domenica mattina venivano celebrate tre Messe allora molto partecipate e al termine di ogni funzione, adulti e bambini varcavano la soglia del negozio per bere un caffè e acquistare, scegliendo tra un’ampia varietà disponibile, dolciumi di ogni genere. Nel tempo le Messe si sono gradualmente ridotte a due di cui una serale con un sensibile calo di praticanti e conseguentemente di clienti. Inoltre le corriere di linea fermavano in piazza e i passeggeri che scendevano affluivano nei locali del centro compreso il nostro, riferimento importante per chi voleva portare “un pensierino” ad amici o parenti ricoverati all’ospedale. Molte cose son cambiate da allora, ma noi abbiamo sempre lavorato con soddisfazione pur facendo fronte ad un certo ridimensionamento del giro d’affari». L’attività del negozio si è poi consolidata nel tempo affermandosi come punto di incontro e di riferimento per molti clienti. Un ruolo fondamentale è stato quello, pur defilato, svolto da Paola impegnata tra i forni del laboratorio per produrre pasticcini, biscotti e torte. Aveva imparato il mestiere cominciando a lavorare a 15 anni impratichendosi gradualmente fino a diventare autonoma e depositaria dei segreti e delle ricette che la “Ména” le aveva trasmesso. «La nostra clientela era molto variegata e con il trascorrere degli gli anni», continua Tiziana, «si è formata una specie di grande famiglia dove la serenità di affetti e amicizia si è qualche volta incrociata con il dolore per il vuoto lasciato dalla prematura scomparsa di qualche conoscente cliente abituale del locale. Tra i tanti frequentatori del nostro negozio non posso dimenticare il vescovo Renato Marangoni che qualche anno fa ci fece l’onore di entrare e consumare un caffè». Per le sorelle Porta si chiude una parentesi importante della loro vita ma, a differenza di numerosi casi verificatisi ad Agordo, questa volta la porta de “Les Bonbons” non rimarrà chiusa. Riaprirà a breve con nuovo nome e nuova attività, promossa dalla famiglia Orzetti di Rivamonte Agordino per diventare punto di distribuzione di pane e prodotti da forno altrettanto rinomati per la loro qualità.
FOTO: Da sin. Le sorelle Paola e Tiziana Porta, dietro il banco di “Le Bonbons”, con la figlia di quest’ultima, Diana, valida collaboratrice di mamma e zia nell’ultimo semestre del 2024. (Foto di Franco Colleselli)
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