AGORDO Anche dalle piccole cose può nascere un’antipatia. Ad esempio da una settimana meglio non parlare di GSP ai cittadini di Agordo che risiedono in via 5 maggio nei pressi dell’Istituto Minerario Umberto Follador, quello storico. Infatti, da giorni da un tombino sgorga fresca acqua che se fosse estate male che vada qualcuno protesterebbe invocando la siccità, ma essendo pieno inverno quell’acqua diventa ghiaccio tanto alla sera che al mattino mettendo a rischio caviglie e gambe dei passanti.
“Ho chiamato lunedi in Comune e in Unione Montana – racconta chi vive in zona – sono stata invitata a contattare Gsp e finalmente parlare con la centralinista alla quale ho spiegato la situazione anche di effettivo pericolo, è facile scivolare lungo la strada in pendenza, soprattutto con i bambini per mano mentre attendono lo scuolabus”. Ai problemi si aggiungono problemi e s’alza l’asticella dell’antipatia. Infatti, dai giorni in cui il cantiere era a pieno ritmo per demolire un’ala del Follador è improvvisamente scomparsa la pubblica illuminazione. Quindi è pure buio e da parecchio tempo. “Questo -assicura un residente – rende tutto ancora più difficile, poca luce, ghiaccio e curve pericolose, c’è poco da stare tranquilli”. (mm)