Sono 92.472 i casi totali di coronavirus in Italia (70.065 attualmente positivi), oltre 10mila i deceduti. 12.384 i guariti, 1.434 in più di ieri: è l’incremento più alto registrato dall’inizio dell’emergenza; • Negli Usa oltre 120mila casi: Trump valuta la quarantena in tre Stati, tra cui New York; • Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato di aver firmato un Dpcm che dispone 4,3 miliardi a valere sul fondo di solidarietà dei Comuni: “Nessuno sarà lasciato solo”, ha detto; • I primi treni passeggeri sono arrivati oggi a Wuhan, la città cinese primo epicentro del coronavirus.
di Mirko Mezzacasa
Ieri sera il premier Giuseppe Conte ha parlato all’Italia rassicurando i cittadini in sofferenza perché il Governo anticiperà agli enti locali 4,3 miliardi di euro del fondo di solidarietà ai Comuni che potranno contare su 400 milioni per buoni spesa ed erogazioni di generi alimentari affinché li distribuiscano a chi è senza reddito, per sopravvivere alla catastrofica epidemia che ha creato due emergenze, quella sanitaria e quella economica. E’ stato proposto un assegno da 600 euro per tutti anche per chi lavora in nero e lo dimostrerà con un’autocertificazione. Saranno prolungate anche oltre il 3 aprile le restrizioni e le scuole non riapriranno. Ieri la presidente della commissione europea Ursula Von De Leyen ha detto che non c’è un piano per i coronabond, come dire che è solo una parola, uno slogan e il Premier Conte l’ha stroncata “Non è lei che deve decidere ma è L’Eurogruppo che elabora proposte e per il Ministro Roberto Gualtieri “quella donna non è all’altezza della sfida” . Nel Veneto quella che inizierà domani sarà la settimana decisiva come ricordato ieri in conferenza stampa dal presidente Luca Zaia «La prossima settimana avremo le “turbolenze in volo”, sappiamo che atterreremo, che faremo arrivare questo volo a destinazione, ma vi dico che la prossima settimana sarà una delle peggiori..Il modello ci dice che per noi sarà la settimana determinante, ci darà la direzione del contagio e dell’andamento del virus». In quella che si preannuncia la settimana decisiva saranno ancora una volta le terapie intensive a fare la differenza ed evitare tante croci. «Lo stato delle terapie intensive è al momento sotto controllo – ha detto Zaia – Per qualche giorno siamo tranquilli, poi siamo attrezzati con il recupero degli ospedali dismessi e con i Covid center che abbiamo attrezzato” . E’ strage nelle case di riposo, ieri altri 4 decessi nel veronese e 2 nel bellunese a Puos D’Alpago (il secondo) ed a Fonzaso. Hanno perso la vita dopo Pia anche Angelo Dalla Libera 88 anni, Giorgio Mazzoni 82 e Giuseppe Zenobi 85. Il conteggio giornaliero della Ulss1 tiene conto solo dei decessi ospedalieri ma non fornisce alcuna notizia sulle morti nelle altre strutture, se questi dati fossero resi noti si capirebbe la gravità del momento visto che si dice che in provincia siano ormai quasi 20 le vittime tra i nostri nonni. A Lamon 3 ospiti e un infermiere hanno dovuto ricorrere alle cure ospedaliere nelle sezioni covid19. Gli undici morti di Merlara sono stati purtroppo solo l’inizio. Rimane il dubbio se dopo questo triste episodio è stato fatto tutto il possibile distribuendo i dispositivi agli assistenti sanitari e agli anziani oppure se l’intera questione sia stata trattata con superficialità generando un effetto a catena. Dopo la conferenza stampa di Zaia, il presidente di Uripa Roberto Volpe (l’associazione delle strutture per anziani) ha di nuovo scritto al Presidente della Regione che ha detto “Vigilanza ancora più serrata nelle case di riposo, nonostante non dipendano dalla Regione ma dai Comuni e dai privati. Anche chi opera all’interno di queste strutture deve essere protetto e tutelato, per quanto possibile saremo di supporto”. Ieri sera come detto la risposta di Volpe : “Vengono prima 68 ospedali e 54.000 dipendenti delle ULSS. Siamo ben consapevoli del lavoro eroico dei fratelli che lavorano negli ospedali. Anche se le case di riposo non sono a gestione regionale e anche senza camici, FFP2, tamponi o altro, faremo come se ognuno dei nostri vecchi ospiti fosse il nostro ultimo papà o mamma e speriamo che la storia ne porti ricordo”. Nella guerra al coronavirus l’arma migliore è il tampone che permette di scovare ed isolare i positivi asintomatici con la speranza rispettino i divieti imposti e di questo sono i sindaci e le Forze di Polizia a dovere vigilare «Oggi – ha detto Zaia – ne facciamo 10mila al giorno, mancano i reagenti, abbiamo comprato macchinari nuovi, stiamo puntando ai 20mila tamponi. Stanno arrivando 732mila e 500 test rapidi, non sostituiscono il tampone, valgono solo quando i sintomi sono conclamati al quinto giorno». Nella nostra Regione la sperimentazione è ora realtà con la somministrazione di farmaci contro il covid19 e questo avverrà direttamente a domicilio con lo scopo di rallentare la malattia ed evitare i ricoveri in ospedale. “Il Veneto, su autorizzazione dell’Aifa, inizierà la somministrazione in via precoce ai malati sintomatici dei farmaci sperimentali contro il Covid-19 (come clorochina, idrossiclorochina, e anti-reumatoidi) direttamente a casa”. Anche ieri in provincia il conto dei contagi è aumentato di 37 e un decesso all’ospedale San Martino, il 14esimo dal 21 febbraio, due le vittime nelle case di soggiorno, la seconda a Puos d’Alpago, e la prima a Fonzaso proprio nel giorno in cui il presidente Luca Zaia ha affrontato il tema in conferenza stampa, Quasi 400 i positivi e 1184 le persone in isolamento fiduciario. Una curva quella dei contagi in crescita anche ieri di quasi il 10% in 24 ore portando il dato a 394 positivi. Da ieri ial San Martino si sono aperte le porte della terapia intensiva di riserva, oltre i 9 posti della “norma”, sono infatti 10 i ricoverati nella Rianimazione. Sono 51 i degenti in area non critica a Belluno, 4 nell’ospedale di Comunitá, aperto appositamente in questi giorni, 11 i ricoverati a Feltre, 12 ad Agordo. Le aree per sospetti covid e pazienti covid a bassa intensità sono collocate al 3°e 4°piano del Blocco Medico al San Martino. Sono stati attivati ulteriori 18 posti letto per pazienti covid a bassa intensità al 3° piano del blocco medico per un totale di 34 posti letto. I posti letto di media intensità sono 12 a Malattie infettive e 16 a Pneumologia covid . La Terapia Intensiva è stato allargata anche al gruppo operatorio di Belluno con 4 posti letto di terapia intensiva mentre i pazienti in arrivo dal 118 che dovessero necessitare di ricoveri urgenti in terapia intensiva ma non con sintomi covid saranno portati a Feltre. Dall’inizio dell’emergenza sono 14 i pazienti deceduti, 17 quelli guariti, 5205 tamponi fatti. Ieri la Cgia di Mestre ha proposto il suo studio sull’Economia veneta, tra debiti commerciali e stop alle grandi imprese solo la pubblica amministrazione ha bloccato 11,6 miliardi di spesa che sarebbero indispensabili per fronteggiare la situazione economica mentre aspettiamo che i 27 paesi dell’Europa trovino l’accordo per l’utilizzo dei coronabond. Per Unioncamere il 57 per cento delle ditte è chiuso e sono già stati persi 1,5 miliardi di export. Produzione ferma per 430 mila, quasi di 2 milioni di addetti a casa. I veneti potranno contare su altre 2milioni di mascherine dono di Grafica Veneta. «Dopo la donazione di due milioni di mascherine – ha spiegato Fabio Franceschi di Grafica Veneta – rinnoviamo un’ulteriore fornitura di due milioni di mascherine, sono una barriera al 98%, non un pezzo di carta. Non continueremo con questa produzione di mascherine quando sarà cessata la necessità, il nostro settore è un altro e non è nemmeno un’operazione i marketing ma di amore per il territorio. Ne stiamo producendo qualche milione anche per gli Stati Uniti, ne avrebbero chiesto 500 di milioni di mascherine». In Provincia di mascherine ne sono già state smistate 150 mila e ieri ne sono arrivate altre 40 mila dalla protezione civile. Altre 34 mila di altro materiale sono state consegnate alle case di riposo, Prefettura e Forze dell’ordine impegnate sul campo. Oggi la foto di copertina è dedicata agli agenti e personale della Polizia Penitenziaria impegnati in difficili battaglie quotidiane, a loro il nostro pensiero e anche quello della Pasticceria La Briciola che ieri gli ha dedicato un dolce momento con un omaggio gradito.