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BELLUNO Computer e smartphone sono sempre più centrali nella nostra vita, ma spesso ci gestiscono invece di essere gestiti. Questo è particolarmente preoccupante per i giovani, soprattutto riguardo alla pornografia online e ai crimini legati alla diffusione di contenuti sessuali di minori. Questo fenomeno, una volta limitato agli adulti, ora coinvolge anche i minori, portando a ricatti e minacce di diffusione di immagini esplicite. Per affrontare questo problema, la Polizia di Stato di Belluno ha incontrato studenti degli istituti Calvi, Renier e Brustolon, con il supporto dell’associazione DAFNE e una psicologa esperta. Gli incontri hanno discusso i rischi legati alla sessualità online e hanno raccolto impressioni e suggerimenti dei ragazzi attraverso un questionario anonimo. I risultati saranno presentati in una conferenza stampa il 29 maggio alle ore 12:00 presso la Questura.