19BELLUNO «C’è un problema di risorse, economiche e umane. E va risolto nel più breve tempo possibile, con la collaborazione di tutti gli attori. Collaborazione che abbiamo registrato oggi anche da parte dei sindacati, dell’azienda e dei lavoratori». È quanto affermano il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin, e il consigliere provinciale delegato ai trasporti Dario Scopel, al termine del vertice convocato in Prefettura per analizzare il tema del trasporto pubblico locale e la procedura di raffreddamento avviata dai sindacati di categoria nei confronti di Dolomitibus. Il vertice si è concluso senza la ricomposizione e di conseguenza i sindacati si sono detti pronti ad andare alla fase successiva, vale a dire lo sciopero.
IL COMUNICATO SINDACALE
L’incontro di oggi in Prefettura si è purtroppo concluso con esito negativo. Abbiamo in ogni caso apprezzato l’impegno del dott. Savastano che, per il secondo anno consecutivo, ha portato un contributo proprio per l’interesse complessivo del territorio. Lo stesso non possiamo dire dell’azienda: Dolomitibus ha infatti richiesto un ennesimo rinvio (malgrado già da tempo la situazione economico finanziaria fosse chiara e ci fosse stata illustrata) per poter verificare l’esistenza di eventuali risorse da rendere disponibili per i lavoratori. Troppo tardi. Dopo anni di promesse disattese non riteniamo possibile procedere con ulteriori rinvii per discutere ciò che ormai è di evidenza pubblica: servono risorse adeguate e strutturali per aumenti retributivi adeguati e strutturali. Solo così è possibile invertire l’esodo dei lavoratori e rilanciare il traporto pubblico provinciale. Chiediamo alla Provincia di Belluno, al Comune capoluogo e a Dolomitibus, ognuno per la propria parte, di ricercare da subito tutte le possibili, ma realmente efficaci, soluzioni, sia economiche che di conciliazione dei tempi di lavoro con i tempi di vita. Da parte nostra ribadiamo la disponibilità ad un confronto con tutti gli attori, gli enti locali e la Regione Veneto. Oggi però dobbiamo pensare ai lavoratori che rappresentiamo e dare loro delle risposte in termini reali. Alla luce dell’esito negativo dell’incontro di oggi ci vediamo costretti a proseguire con lo stato di agitazione e con tutte le misure previste dalla normativa. Sappiamo che dalla nostra troveremo il sostegno degli utenti, dei cittadini che capiranno la nostra protesta e saranno al nostro fianco per garantire al nostro prezioso territorio un futuro migliore.
Alessandra Fontana, Ventura e Vincenzo Giarrizzo Filt Cgil, Stefano Bergamin e Herbert Pirazzoli Fit Cisl, Federico Cuzzolin, Antonio Boito e Luigi Cardinale Uil trasporti, Loris Da Ros, Fabio Scopel Faisa Cisal
IL COMUNICATO DOLOMITI BUS
L’incontro per le procedure di raffreddamento sul trasporto pubblico locale svoltosi alla presenza, e sotto la attenta regia, del Prefetto di Belluno, si è concluso purtroppo con esito negativo. La proposta di Dolomiti Bus spa di attivare immediatamente un tavolo con il coinvolgimento e responsabilizzazione di tutti gli attori territoriali in grado di garantire una soluzione strutturale alla vertenza, proseguendo contestualmente il dialogo in azienda, non è stata accolta dalle Parti Sociali. Ciononostante l’azienda è determinata a trovare soluzioni concrete a favore dei propri lavoratori e degli utenti del territorio. In tal senso, cogliendo comunque positivamente i punti di potenziale convergenza con le Organizzazioni Sindacali, ed in particolare la necessità di avere certezze di risorse economiche adeguate al trasporto pubblico della Provincia di Belluno e delle sue specificità, Dolomiti Bus spa auspica che restino aperti i canali di dialogo tra azienda, Organizzazioni Sindacali e le Istituzioni coinvolte.
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