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FELTRE Da un progetto bellunese di sostegno alle donne in situazione oncologica alla costituzione di un gruppo allargato al Triveneto: questa la linea guida focalizzata nel convegno “Tumori ginecologici: donne e associazioni si raccontano”, tenutosi in videoconferenza nella sala riunioni dell’Ospedale di Feltre. Animatrice dell’incontro Laura Favretti, primario del reparto Ginecologia del Santa Maria del Prato, che ha sottolineato come il percorso diagnostico-terapeutico per il tumore dell’endometrio sia ancora assente, sia pure in una realtà di buona sanità come quella del Veneto. Un problema di natura politico-istituzionale che sarà indispensabile risolvere anche con il supporto di associazioni che in territorio locale e nazionale portano avanti movimenti di sensibilizzazione. Un primo passo di approccio al problema è stata la realizzazione di un breve video che illustra il percorso di una paziente da quando le viene diagnosticata una patologia di tipo tumorale fino alla fase della cura che prevede anche un eventuale sostegno psicologico. La parola quindi a Nicoletta Cerana, presidente nazionale di ACTO (Alleanza contro il tumore ovarico) che ha sottolineato come l’associazione sia stata voluta proprio dalle donne, per sostenerle e per proteggerle nel difficoltoso e a volte drammatico cammino richiesto dal tipo di patologia che le colpisce: “siamo nate con una missione e con un sogno nel 2010, quando otto donne su dieci non sapevano che cosa fosse questa malattia e oggi forse siamo arrivate ad un 50% di conoscenza. Abbiamo quindi tantissima strada da percorrere per concretizzare il nostro obiettivo e il nostro sogno che guarda alla possibilità di cambiare il futuro del tumore ovarico attraverso l’informazione che aiuti le donne ad ascoltare il proprio corpo e i possibili segnali di presenza della malattia”. E’ seguito il toccante racconto della propria vicenda privata da parte di tre pazienti, animate dalla volontà di essere di aiuto a quante dovessero ritrovarsi nelle condizioni che le hanno viste protagoniste e dalle quali in parte sono uscite, grazie all’impegno e alla comprovata professionalità dei medici e degli operatori sanitari tutti che hanno seguito l’evolversi ma anche il risolversi della loro malattia. Decisamente convinta la volontà di aggregarsi in un gruppo allargato al Triveneto è stata espressa dalla rappresentante del Trentino, da Carla Pra Baldi, presidente della sezione di Belluno di ADOS (Associazione donne operate al seno) e da Grazia Artioli (Oncologia Treviso).
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