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REDAZIONE La congiuntura del manifatturiero nel quarto trimestre 2023, in calo la maggior parte dei settori. In controtendenza positiva solo l’occhialeria bellunese. Tengono gli alimentari e bevande ed i macchinari industriali. La fase più acuta del rallentamento dovrebbe essere superata, anche se il recupero nel 2024 sarà molto graduale. Il Presidente della Camera di Commercio di Treviso-Belluno, Mario Pozza, commenta i risultati dell’indagine congiunturale sulle imprese manifatturiere, evidenziando un continuo rallentamento dell’economia, attribuibile anche agli shock recenti. Treviso e Belluno registrano un calo della produzione, influenzato dalla debolezza della domanda internazionale, con raccolta ordini in diminuzione sia dall’estero che a livello nazionale. Tuttavia, il settore dell’occhialeria mostra una crescita, trainata dalla domanda estera. Pozza sottolinea l’importanza di leggere i dati considerando il processo di normalizzazione post-Covid e le tensioni internazionali, mentre le previsioni rimangono incerte. Invita le imprese a investire nella digitalizzazione e nella diversificazione dei mercati, ma esprime preoccupazione riguardo alle politiche monetarie restrittive, auspicando un intervento tempestivo delle banche centrali per sostenere l’economia.
Fa eccezione l’occhialeria che, rispetto allo scorso anno, vede in crescita i livelli produttivi (+1,8%), soprattutto grazie alla domanda estera. Tiene anche la produzione (stabile su base annua) di macchinari e prodotti agroalimentari.
L’industria manifatturiera trevigiana e bellunese continua a rallentare nel quarto trimestre del 2023, riflettendo gli effetti dei recenti shock economici globali. Nonostante una leggera ripresa post-Covid, l’economia mondiale è ancora influenzata da diversi fattori, come la normalizzazione delle catene globali del valore e il contrasto all’inflazione. Tuttavia, l’anno 2023 si è chiuso senza una recessione economica, con una crescita globale moderata del PIL. Mentre i prezzi delle materie prime e delle commodities sono diminuiti, il commercio mondiale ha subito una forte contrazione, influenzando negativamente le attività manifatturiere, soprattutto nell’area euro. Sebbene vi siano segnali di un graduale recupero nel 2024, l’incertezza politica e gli eventuali prolungati conflitti internazionali potrebbero ostacolarne il processo. La prudenza della Banca Centrale Europea nel ridurre i tassi di interesse riflette la necessità di valutare attentamente le prospettive di lungo termine e le aspettative inflazionistiche.