REDAZIONE Sfantà è anche sul web, con il sito www.sfanta.it. L’associazione senza scopo di lucro è stata costituita alcuni mesi fa dalle amiche e dagli amici di Federico Lugato, il 39enne di Trivignano (Venezia), residente a Milano, trovato senza vita il 13 settembre 2021 in Val di Zoldo dopo 19 giorni di ricerche.
L’associazione nasce grazie a una parte delle donazioni della campagna #TroviamoFederico* e alla volontà della famiglia, di amiche e amici. Promuove la sicurezza nelle attività ed all’aperto, in particolare le escursioni in montagna. Supporta la ricerca di persone disperse, facendo tesoro dell’esperienza maturata durante le ricerche di Federico. Il verbo sfantà in dialetto zoldano significa “momentaneamente perso, che non si riesce a trovare, ma che si troverà presto perché non è tanto lontano”. «Una parola breve e iconica, che riassume quanto abbiamo provato» spiega la presidente dell’associazione, moglie di Federico, Elena Panciera, che prosegue: «Non è stato facile muoversi e agire in quei giorni di forte pressione emotiva. Vorremmo che le famiglie, le amiche e gli amici di persone scomparse possano avere qualche strumento in più rispetto a quelli che abbiamo avuto noi». Entrando nel dettaglio, sono tre le principali aree di intervento che guidano l’azione di Sfantà: ● tecnologia: sviluppo di software per ricerca di persone scomparse; ● comunicazione: supporto alle famiglie, alle amiche e agli amici delle persone disperse per raccogliere fondi, tenere i contatti con i media e incoraggiare il proseguimento delle ricerche, anche in collaborazione con altre associazioni; ● sensibilizzazione e divulgazione sui temi della sicurezza in montagna e della gestione della scomparsa di una persona cara: eventi, formazione, risorse cartacee e digitali. Sfantà ha in cantiere numerosi progetti e cerca volontarie e volontari che aiutino a realizzarli. Chiunque può aderire e collaborare: sul nuovo sito web www.sfanta.it «Se abbiamo trovato Federico è merito di tante azioni intraprese su più fronti. Se fosse possibile diminuire il numero di persone disperse o accorciare le ricerche anche solo di qualche ora, credo avremmo raggiunto davvero il nostro scopo sociale», commenta Panciera. Assieme a Elena sono stati eletti in direttivo la sorella di Federico, Nicoletta Lugato, e alcune amiche e amici che hanno partecipato alle ricerche: Roberta De Salvador, Greta Munerotto e Ignazio Zanotti.