LO SCIOPERO INFORMATICO
REDAZIONE Una serie di giorni di sciopero: il 16, 22 e 23 febbraio, ma anche a marzo un’altra decina di giorni. E’ l’agitazione indetta dal Sindacato Medici Italiani e sarà uno sciopero cosiddetto bianco di tutti i medici di medicina generale aderenti alle sigle ma anche a tutti gli altri che vogliono seguire l’invito delle due sigle sindacali. Bianco perché il servizio verrà garantito ma in tutte le date previste di sciopero non verranno fatte ricette telematiche evitando disservizi e disagi al malato, ,ma obbligando le aziende a caricarsi manualmente tutte le impegnative. “Basta burocrazia, ridateci la clinica, non fateci fare i muli, siamo e vogliamo essere i medici delle famiglie” si legge nel manifesta che annuncia l’iniziativa nata per difendere il diritto di essere professionisti e ribadire il diritto dei cittadini di avere un medico non certo un impiegato.
I medici di famiglia fanno notare il mancato riconoscimento dell’attività svolta con inappropriati carichi di lavoro, soprattutto burocratico e un atteggiamento costantemente impositivo di controllo costante e di natura inquisitoria. Ma anche la sempre più frequente ed immotivata denigrazione sostenuta da organi istituzionali da parte dei mass media nei confronti dei medici del territorio con conseguente compromissione del rapporto fiduciario tra cittadino e medico. Cosa chiedono: riconoscimento e valorizzazione a difesa del ruolo svolto dai medici di famiglia che in questa pandemia hanno lasciato sul campo quasi 400 colleghi. Semplificazione delle procedure e dei percorsi con sgravio della burocrazia che sta soffocando la professione e provocando l’abbandono anticipato di numerosi medici e il viraggio di giovani colleghe ad altre branche.
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