GOSALDO Periferia della periferia. Dopo essere andato in Valle di San Lucano per un sopralluogo sui cantieri post-Vaia, Gianni Santomaso è approdato a Gosaldo. O meglio nelle periferie del vasto comune al confine con la provincia di Trento. Un territorio che, come altri, è stato duramente colpito da Vaia, l’uragano che oltre ad aver abbattuto tantissimi alberi, ha complicato ulteriormente un quadro idrogeologico già precario. Una calamità che ha colpito una realtà che doveva ancora riprendersi dall’alluvione del 1966 che ha incentivato l’emigrazione e l’abbandono di luoghi bellissimi, ma sempre più lontani dal centro. Chi è rimasto nelle piccole frazioni sparse qua e là lo ha fatto per amore, ma oggi dice: “Servizi non ce ne sono più, qui non c’è futuro, qui è una catastrofe”.
La Regione non ha avuto fretta di assegnare un contributo per garantire una strada ai due residenti di Selle. Il Comune, oltre a cercare di mantenere le infrastrutture esistenti, ha scelto di puntare sul turismo in quota, realizzando il rifugio Cavallera che aprirà l’estate prossima. Servirà a invertire una rotta che pare segnata?
DI GIANNI SANTOMASO
LA GIORNATA DI GIANNI SANTOMASO ASSIEME AL SINDACO DI GOSALDO GIOCONDO DALLE FESTE
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