da Falcade, Susanna Dan
In un mondo che si muove sempre più veloce e tecnologico, con ritmi ai quali bisogna adeguarsi e di fronte a cambiamenti che è necessario saper interpretare rapidamente per non restare indietro, c’è qualcosa che non cambia mai: la burocrazia. L’invasiva, pervasiva, onnipresente, borbonica burocrazia che da sempre rappresenta la vera “forza” del nostro paese. Si avvicendano governi di ogni colore, sfumatura o combinazione di colori, si avvicendano ministri che invariabilmente si impegnano a portarla al passo coi tempi, ma la burocrazia resta sempre la stessa. Un’entità impersonale e indefinibile, che non risponde di niente e a nessuno eppure domina ogni aspetto della nostra vita. Potrei citare infiniti esempi. Cito solo il più recente. Per avere la Patente internazionale, che non prevede né esami né visita medica ma è solo una trascrizione di quella italiana, fino a qualche settimana fa bastava recarsi allo sportello della Motorizzazione Civile, presentare i documenti previsti e tornare dopo 15 gg. per ritirarla. Semplice e veloce. A qualcuno tanta efficienza dev’essere sembrata esagerata. Con un Ordine di servizio del 2016 (che viene però applicato da giugno 2019…), adesso funziona in questo modo. Ci si deve recare – personalmente – allo sportello della Motorizzazione, non per presentare i documenti ma per fissare un appuntamento per tornare e presentarli! Il giorno e l’ora li fissa la Motorizzazione. Non si discute. I tempi? Richiesto a metà settembre l’appuntamento è stato fissato a metà gennaio! 4 mesi! Se devi annullarlo, sei pregato di comunicarlo via mail. Stranamente, infatti, l’appuntamento non si può prendere via mail, ma via mail lo si può annullare… Se chiedi lumi, la risposta è: “E’ così. Io non posso farci niente.” Giusto. Questa è l’essenza della burocrazia. Ottenuto l’agognato appuntamento dovrai recarti di nuovo – personalmente – allo sportello, presentare finalmente i documenti, richiedere la patente e predisporti ad una fiduciosa attesa, per tornare – sempre personalmente – a ritirarla. I tempi? E chi lo sa? Ma una soluzione c’è. Te la suggerisce l’impiegata stessa della Motorizzazione: rivolgersi, pagando, ad un’agenzia…