CORTINA Preso atto delle notizie riportate da organi di stampa/social media e dei contenuti riferiti, descritti e divulgati dal Sig. Andreas Quinz in merito all’accesso al Punto di Primo Intervento del Presidio Ospedaliero di Cortina in conseguenza di un trauma da caduta, è doveroso fornire un chiarimento attraverso sintetici quanto esaustivi elementi fattuali, il cui riscontro trova sede in atti pubblici sanitari di fede privilegiata. Per il doveroso rispetto della riservatezza dei dati sensibili sanitari ci si astiene dai dettagli, limitando la ricostruzione dell’accaduto ripercorrendo quanto già noto. Il paziente è stato sottoposto nel corso della notte ai necessari accertamenti che hanno evidenziato un trauma fratturativo non complicato, per il quale è stato disposto l’intervento chirurgico in regime di urgenza differibile. È stato quindi stabilizzato con presidi idonei a tale scopo ed attivata la procedura di ricollocamento in sede ospedaliera traumatologica individuata nel Presidio di Agordo. A tal proposito, i clinici di Cortina e Agordo hanno convenuto sulla tipologia di trauma e sulla differibilità dell’indicazione al trattamento chirurgico disponendo, nel contempo, il trasferimento del paziente. A fronte di questo corretto ed ordinario procedere, il paziente ha contattato in via autonoma una struttura ospedaliera di altra Regione, rifiutando la permanenza in Osservazione Breve presso l’Ospedale di Cortina, tra l’altro utile a monitorare il quadro generale ed evolutivo, in attesa del trasferimento. Il Sig. Quinz firmava quindi le dimissioni che, in tali casi, comportano il rinvio al proprio medico di medicina generale. Le modalità con le quali il paziente si è legittimamente autodeterminato non possono tuttavia costituire pretesto denigratorio nei confronti dei professionisti operanti nell’ospedale di Cortina. Con specifico riguardo agli accadimenti occorsi al paziente a seguito delle dimissioni volontarie, non è possibile esprimere alcuna considerazione circa l’evoluzione del quadro fratturativo nel periodo intercorso e necessario per afferire al Presidio Ospedaliero di Brunico, quindi di un eventuale intervenuto aggravamento. Per tale ragione, qualora fosse invece invariato il quadro clinico che era stato confermato alle dimissioni dall’Ospedale di Cortina, risulterebbe meritevole di approfondimento la sussistenza o meno dell’appropriatezza per l’intervento chirurgico effettuato in regime di emergenza a Brunico. GVM Cortina rimarca il buon operare dei propri clinici e la correttezza con la quale la rete ospedaliera bellunese ha preso in carico il paziente. Prosegue così l’impegno di mantenere attivo il Punto di Primo Intervento di Cortina in attesa del completamento delle opere di rinnovamento e ampliamento dell’ospedale Codivilla, desiderosi di concorrere al buon funzionamento della rete sanitaria chiamata a supportare i grandi eventi sportivi che attendono la Conca.
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