IL COMMISSARIO FA IL PUNTO SUL PIANO POST-VAIA: 420 CANTIERI, 196 GIA’ IN OPERA, PER 235 MILIONI DI EURO, 700mila METRI CUBI DI BOSCHI RIPULITI AD ASIAGO, 1.400.000 METRI CUBI DI LEGNAME VENDUTO TRA AGORDINO E CADORE
AUDIO, LUCA ZAIA
VENEZIA “Abbiamo trovato una soluzione per tutti, ora dobbiamo darci tutti una mano”. Lo ha affermato il Presidente della Regione Veneto che nella sua veste di Commissario delegato per i primi interventi legati al maltempo dell’autunno scorso, ha fatto il punto sull’attuazione del Piano del Commissario. “Abbiamo in cassa 943.824.000 euro dei quali 4.256.000 euro dal conto corrente attivato dalla Regione dopo la tempesta Vaia, e quindi frutto di donazione di migliaia di cittadini – spiega il Commissario – con questo stiamo facendo grandi cose. A partire dalla pulizia dei boschi: 700mila metri cubi ripuliti ad Asiago, 600mila metri cubi di legname venduto del Cadore e 800mila dell’Agordino. Abbiamo previsto che ci siano 80mila camion per trasportare tutto il legname”. Ad Alleghe lavori previsti per 8 milioni di euro ma anche 8 milioni di metri cubi di detriti da portare via. “Non riusciremo a fare tutto in una stagione, ma stiamo studiando delle soluzioni anche innovative”. E’ stato previsto, infatti, di utilizzare i detriti che saranno recuperati per realizzare un terrapieno ed una pista ciclopedonale intorno al torrente Cordevole. “In questo modo l’arginatura permetterà anche un utilizzo del materiale e saranno evitati trasporti inutili su un territorio già messo a dura prova” precisa il presidente”.
PRESENTAZIONE DA PARTE DEL GOVERNATORE DELL’INIZIATIVA DI SICUREZZA NEI CANTIERI E DEI NUOVI INTERVENTI PARAVALANGHIVI IERI A SEDICO
SEDICO Presentato ieri a Sedico, dal Commissario delegato per i primi interventi legati al maltempo dell’autunno scorso, il piano anti-valanghivo 2019 che prevede l’apertura di 29 cantieri nei prossimi tre mesi per circa 93 milioni di euro per il recupero e la messa in sicurezza dei nuovi siti valanghivi. La tempesta Vaia ha provocato la creazione di 145 nuovi siti valanghivi sulle montagne venete, bellunesi in particolare, 86 dei quali a ridosso di abitazioni e/o strade comunali e altri 59 su strade provinciali o regionali. Stiamo parlando di una superficie complessiva di 1.230 ettari. Il Soggetto Attuatore delegato dal Commissario all’attuazione degli interventi settore ripristino viabilità e attività valanghe è Veneto Strade spa che si sta occupando dell’attivazione dei relativi cantieri. A maggio sono stati pubblicati (o in corso di pubblicazione) bandi relativamente a 10 siti per 35 milioni di euro. Per giugno/luglio è prevista l’assegnazione dei lavori di altri 19 cantieri per complessivi 58 milioni di euro. Gli interventi previsti sono relativi ad aree boscate, sulle quali si è abbattuto il ciclone Vaia e, quindi, attualmente completamente schiantate. Come detto, si tratta di aree a ridosso di centri abitati o di strade, caratterizzate da terreni in versante con pendenze spesso elevate e/o con salti di roccia e pareti verticali. Il loro accesso è reso quanto mai difficoltoso dalla presenza delle piante schiantate al suolo, oltre che dalla effettiva morfologia del terreno, in alcuni casi è richiesto il guado di torrenti o l’attraversamento di valli strette. Gli interventi previsti, particolarmente complessi e pericolosi, prevedono l’analisi della massa legnosa, lo sgombero e la successiva messa in sicurezza dalla caduta massi per i lavoratori e per le abitazioni poste a valle del sito valanghivo, mediante la posa di barriere paramassi e reti per il consolidamento delle pareti rocciose presenti nelle aree di intervento. Sono, infine, previste opere di ritenuta della neve per limitare il potenziale distacco delle valanghe.