di RENATO BONA
Intanto a San Vito di Cadore il 12 agosto arrivano le reliquie dei santi patroni Vito, Modesto e Crescenzia mentre il 19 ci sarà una veglia Tre importanti eventi, legati all’ormai prossima beatificazione di Albino Luciani, il “Papa bellunese del sorriso”, sono previsti in questo mese di agosto e nel successivo settembre. Lo si può leggere nel sito della Diocesi di Belluno-Feltre che, facendo riferimento ad una nota diffusa dall’Ufficio stampa del Patriarcato di Venezia, annuncia che la Parrocchia di San Vito di Cadore da domenica 12 agosto vivrà un “momento storico” dato che durante la messa delle 18,30 saranno accolte nella pievanale (la fondazione si fa risalire al 1208 anche se è menzionata in un documento precedente, del 1203; l’attuale parrocchiale – secondo Wikipedia – venne costruita su progetto di Domenico Schiavi di Tolmezzo nel 1760 e consacrata nel 1764 quindi ristrutturata nei secoli successivi) le preziose reliquie dei santi patroni Vito, Modesto e Crescenzia, che il patriarca di Venezia Moraglia ha concesso per un certo tempo, perché siano offerte alla venerazione dei fedeli nel paese del Cadore che porta il nome del giovane martire. Ciò anche in considerazione del legame speciale tra Venezia e San Vito di Cadore, dove molti veneziani trascorrono le ferie e dove soprattutto ha sede la residenza estiva del Seminario patriarcale. Per concomitanti impegni il patriarca Francesco Moraglia non potrà presiedere come da tradizione la messa dell’Assunta, il 15 agosto ed ha dunque delegato don Fabrizio Favaro, rettore del Seminario e vicario episcopale per gli Affari economici, di portare a San Vito questi segni di fede e di devozione. Seguirà, il 19, una veglia di preghiera animata dai seminaristi in preparazione alla beatificazione di papa Giovanni Paolo I (che fu patriarca di Venezia dal 1959 al 1978 e che ogni anno trascorreva le vacanze estive con i seminaristi nella villa del Seminario sanvitese proprio nella cappella del “Maria Ausiliatrice). Per l’occasione sarà portata come segno speciale legato alla vita del nuovo Beato, la stola papale che Paolo VI in visita a Venezia pose sulle sue spalle il 16 settembre 1972, facendolo “diventare tutto rosso”, come lo stesso Luciani ebbe a dire. La stola è custodita nella Basilica della Madonna della Salute a Venezia, insieme ad altri abiti papali usati da Giovanni Paolo I durante il brevissimo pontificato. Ed eccoci all’ultimo appuntamento segnalato dal sito diocesano: domenica 11 settembre a partire dalle 16 la piazza di Canale d’Agordo, paese natale del prossimo Beato ospiterà la concelebrazione della messa con i vescovi delle tre Diocesi: Venezia, Belluno-Feltre, Vittorio Veneto: mons. Moraglia, mons. Marangoni e mons, Pizziolo. Essendo previsto un massiccio afflusso di fedeli per questo “comune rendimento di grazie” per la beatificazione di Albino Luciani, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza riunito dal Prefetto di Belluno ha varato disposizioni affinché sia garantita sotto ogni aspetto la sicurezza dei presenti. Pertanto viene chiesto agli interessati di perfezionare la propria adesione entro il 26 agosto. La civica amministrazione di Canale d’Agordo ha dal canto suo predisposto un piano speciale per l’accoglienza e il parcheggio dei veicoli. Infine si precisa che parte dell’assemblea potrà seguire la celebrazione tramite un megaschermo posizionato sul retro del Municipio, a pochi metri dall’altare, vivendo così la liturgia in presenza.
NELLE FOTO (sito chiesabellunofeltre, Wikipedia, Felici): il bellunese Albino Luciani nella foto ufficiale dopo l’elezione a pontefice col nome di Giovanni Paolo I; il dono della stola a Luciani da parte di Papa Paolo VI in visita a Venezia; la facciata della pievanale di San Vito di Cadore; l’interno dell’edificio sacro; la piazza di Canale d’Agordo dove sarà concelebrata la messa; il patriarca di Venezia Moraglia; il vescovo di Belluno-Feltre, Marangoni; il presule di Vittorio Veneto, Pizziolo.