Nell’ultimo numero, “humilitas papa Luciani” – il periodico stampato a cura del Centro Papa Luciani di Col Cumano di Santa Giustina in provincia di Belluno e del quale è direttore responsabile monsignor Mario Carlin – ospita in apertura un servizio della vaticanista Stefania Falasca: “33 giorni rimasti nel cuore” per ricordare doverosamente che 40 anni fa la storia registrò l’elezione e la morte di Papa Luciani”.
All’interno, cita un curioso articolo che, apparso sul quotidiano “Avvenire” , ha “attirato l’attenzione soprattutto per lo screenshot (la fotografia istantanea dello schermo di un computer o di uno smartphone – ndr.)” che lo corredava.
Infatti sul sito www.santiebeati.it Albino Luciani, il “Papa bellunese del sorriso”, compare al nono posto nella graduatoria dei più cliccati nell’archivio digitale che espone i profili di oltre diecimila “modelli di vita” e che vanta, mese dopo mese, la bellezza di 450 mila visite per qualcosa come un milione di pagine visitate. Segno evidente che non sono pochi, anzi, quanti accedono alla pagina di Giovanni Paolo I che, tra santi, beati e venerabili si piazza alle spalle, nell’ordine, di: San Francesco d’Assisi, Giovanni Paolo II, Antonio di Padova, Pietro, Michele arcangelo, Rita da Cascia, Giovanni XXIII ed Anna, precedendo Padre Pio da Pietralcina.
Nell’articolo su “humilitas papa Luciani”, siglato DF si commenta: E’ ben singolare questa vicinanza, visto che nel 1961 il vescovo Luciani manifestava a mons. Bortignon le sue riserve sulla devozione a un frate cappuccino ancora vivente: ‘A mio debole giudizio il fondo di questa devozione ad un uomo buono fin che si vuole, ma vivente, non è sano’. E non mancava di censurare come ‘fenomeni di vero misticismo morboso e patologico’ le smanie per il ‘profumo di Padre Pio’ percepito da chi era in grazia di Dio e segno della grazia abituale nell’anima’. DF puntualizza in chiusura che “Padre Pio è arrivato prima agli onori degli altari, nel 2002; ora papa Luciani si prende una piccola rivincita sul web. Ma in Paradiso probabilmente sorridono di questi primati”. Ed ecco il seguito della classifica: dopo Padre Pio troviamo santa Lucia, san Giuseppe, Papa Benedetto XVI; sant’Andrea, san Giovanni Bosco, San Giorgio, san Nicola di Mira, san Paolo, san Lorenzo, sant’Antonio abate, san Martino di Tours, santa Barbara, papa Pio XII, san Giovanni Battista, santa Chiara, san Benedetto da Norcia, santa Teresa di Gesù Bambino, santa Agata, san Paolo VI, santa Caterina da Siena, san Marco, san Luigi Gonzaga, san Luca, san Matteo, santo Stefano, san Gabriele, santa Sara, santa Giulia, santa Laura di Cordova, san Valentino di Terni, santa Teresa di Gesù, sant’Agostino, san Carlo Borromeo, san Rocco, Beata Vergine Maria del monte Carmelo, santa Maria Goretti, santa Cecilia, san Sebastiano, san Domenico Savio e Papa Francesco Jorge Maria Bergoglio.
Nello stesso periodico si traccia il bilancio di un anno di volontariato al Centro Papa Luciani sottolineando che si cercano nuove forze per il servizio alle parrocchie e premettendo che “Fin da quando sorse nel 1092, il Centro Papa Luciani fu voluto per offrire a bambini, giovani e genitori occasioni di spiritualità in preparazione alla celebrazione dei sacramenti”. Si spiega quindi che fin dall’autunno 2017, questi momenti erano animati dalle Piccole Suore della Sacra famiglia che però, dopo 35 anni di presenza, hanno ritirato la comunità religiosa. E si annuncia che “Una ventina di persone, spose e giovani, si sono preparati per curare questi momenti e poi si sono avvicendati nell’animare le giornate con ragazzi e bambini… rimasti toccati da una proposta religiosa che non viene da ‘professionisti’ ma da giovani poco più grandi di loro o da adulti che hanno l’età dei loro genitori. I numeri più aggiornati disponibili parlano di 14 giornate con un totale di 357 bambini della prima comunione, 19 giornate con 360 cresimandi, 20 giornate con 515 genitori, in tutto1.333 persone, per commentare che “La chiave di volta non sta nelle competenze teologiche: chi è stato animatore di un gruppo giovanile in parrocchia o in un’associazione sa che cosa significhi guidare un gruppo di bambini o di adolescenti. Il ritiro a Col Cumano non è un momento di catechesi: si cerca soprattutto di condurre i ragazzi in un’esperienza di fede e di chiesa”. NELLE FOTO: la copertina di “humilitas papa Luciani”; immagini del “Papa bellunese del sorriso”; il centro di spiritualità di Col Cumano, a Santa Giustina, a lui intitolato.