Il 5 gennaio del 1860 dunque 160 anni or sono, era di giovedì, nasceva a Villa di Villa in comune di Mel (ora Borgo Valbelluna) Luigi Cima, divenuto famoso a livello internazionale quale pittore. Cima sarebbe mancato a Belluno il giorno di capodanno del 1944, era di sabato, a 4 giorni dal compimento degli 84 anni. Diciamo subito che anche al suo nome il Comune di Belluno ha intitolato una via; si tratta di quella che dal tratto terminale della via Francesco Pellegrini si congiunge con la via Andrea Alpago, nella zona cavarzanese della Casa di riposo. Dalla libera enciclopedia Wikipedia apprendiamo che dopo gli studi tecnici a Feltre Cima si diplomò all’Accademia di Belle arti di Venezia dove si aggiudicò negli anni universitari e in quelli immediatamente successivi, premi e riconoscimenti. La stessa fonte spiega che “lavorando come disegnatore nello studio dello scultore Dal Lotto e contemporaneamente partecipando alla vita artistica veneziana conoscerà, frequentandoli, un gruppo di artisti dei quali diventerà amico come Giacomo Favretto, Guglielmo Ciardi, Luigi Nono, Bartolomeo Bezzi, Alessandro Milesi”. Ancora per quanto concerne la biografia: “Dal 1893 partecipò a numerosissime esposizioni, da Venezia a Milano, da Torino a Genova, da Firenze a Roma e nel 1895 pubblicò un volume su Venezia con 38 tavole, stampato dall’editore Engel di Vienna. Nel 1895 e nel 1897 partecipò, riscuotendo unanimi consensi, alla prima e alla seconda Biennale di Venezia che si chiamava allora Mostra internazionale d’arte”. Fra le sue mostre si segnalano quella dal 7 aprile al 30 giugno del 1990 nel Palazzo delle Contesse di Mel, intitolata “Luigi Cima 1860-1944”: quella dal 22 dicembre 2000 al 28 gennaio 2001 nella stessa sede sul tema: “Luigi Cima e i suoi allievi”; quella nel 150. Anniversario della nascita del pittore, nelle sale espositive sempre a Mel-Palazzo delle Contesse, dall’8 ottobre 2010 al 6 gennaio 2011 intitolata: “Luigi Cima e l’800 veneziano. Pittura di terra e di cielo”. Quanto alle numerose opere, tutte di riconosciuto pregio, menzione particolare per: “Contadina bellunese”, olio su tela del 1896; “Ritratto di donna” carboncino su carta; “Santa”, matita su carta; “Donna con velo”, tecnica mista su carta; “Senza mamma” e “San Giovanni Bosco, il ritratto universalmente noto del Santo. A proposito di rassegne ricordiamo che Elena Casadore, sul sito “nonsolocinema” annunciava che dal 15 dicembre 2006 all’11 febbraio a Villa Orsini di Scorzè in provincia di Venezia, paese che da tempo è diventato un centro che dedica ad avvenimenti culturali tanto impegno e tante risorse,, ci sarebbe stata la mostra “Da Luigi Cima a Virgilio Guidi. Dalle Dolomiti alla Laguna”, rassegna di pittura veneta curata da Rina Dal Canton e dalla delegata del sindaco alla cultura Nais Marcon, allestita nelle sale della settecentesca villa, “con i quadri di pittori che hanno dato vita ad una importante stagione culturale nel periodo tra lì’Ottocento e il Novecento, come.- Luigi Cima, Guglielmo Ciardi, Angelo Dall’Oca Bianca e molti altri” specificando: “Si parte con Luigi Cima, pittore bellunese, cui è dedicata quasi una mostra personale: nei suoi quadri si respira l’atmosfera di montagna, il paziente lavoro dei buoi, la gioia dei colori estivi e il profumo della natura. E’ un pittore che affascina perché pur non discostandosi mai dalla realtà, ne sa cogliere gli aspetti più intensamente poetici”. Alessia Forzin sul Corriere delle Alpi di Belluno il 22 settembre 2010 annunciava invece per il 150.annivesario della nascita dell’artista una grande mostra allestita nel Palazzo delle Contesse di Mel, organizzata dall’associazione Pro loco zumellese con la collaborazione del Comune “per ripercorrere gli anni veneziani di Cima proponendo un confronto fra gli amici e i pittori da lui frequentati”. Fu un grande successo di pubblico e di critica. Concludiamo questa stringata rivisitazione della figura e dell’opera del valente artista rammentando che nel l libro “La Provincia di Belluno” stampato dalla tipografia editrice Panfilo Castaldi di Feltre nel settembre 1960 a cura dello storico bellunese Giuseppe Fontana si ricorda di Luigi Cima: “Pittore nato a Villa di Villa di Mel. Studiò a Venezia ma tornò presto al paese natio ove lavoro con passione tanto da divenire in breve conosciutissimo nonostante la sua naturale modestia e ritrosia. A Belluno, nella chiesa di San Rocco, si conserva una sua bella pala rappresentante San Giovanni Bosco contornato da fanciulli”. NELLE FOTO (Wikipedia, Galleria Berardi, Antichità Missaglia, Fidesarte e Renato Bona): La tabella stradale col nome e la via di Belluno intitolata a Luigi Cima; la grande pala di San Giovanni Bosco che ha realizzato nella chiesa bellunese di San Rocco; altre opere dell’artista di Villa di Villa: Zappatrici; Val Belluna; Portico con contadina; Paesaggio invernale; Il nipote Luigi (1930).