Amico mio, ci hai lasciati. Da qui hanno inizio i tanti ricordi di una lunga amicizia, di passioni condivise. Quelle serate allo Chalet, quelle risate sulla terrazza di quel meraviglioso nostro punto di incontro da adolescenti.
Amico mio, non potrò mai dimenticare le lacrime di Villach, la festa del dopo Alpen Liga, ma anche le lacrime per le continue batoste che abbiamo preso in giro per l’Italia sognando, vivendo.
Amico mio, le nostre trasferte, le nostre risate, il nostro modo di essere amici…i viaggi per i concerti di Vasco Rossi con te era una festa senza fine.
Ne abbiamo salutati di amici in quel mondo dell’hockey che ci ha fatto fremere e emozionare senza mai fine, amici che se ne sono andati prima di noi, ma oggi mi sento davvero vuoto, mi manchi già con le tue battute, le tue polemiche a tono, il tuo modo di essere Pedy….le tue telefonate improvvise in radio ogni volta che venivi citato e ogni volta c’eri. Ma questa mattina non mi chiamerai…
Ai tuoi figli David, Thomas, Lucrezia, alla tua compagna Lisa, a Francesca, alle tue sorelle Sabrina, Martina, alla tua mamma Luisa ai tuoi parenti a noi tutti tuoi amici…. non so cosa dire Pedy se non facciamoci forza, con la forza dei ricordi.
Ciao mascalzone….ciao Alfredo, ciao magico Soppera. Ciao Pedy
mirko