L’ULTIMO COMPRESSORE, LA FOTO CONSEGNATA ALLA STORIA
Stefano Bona, Fiom Cgil “Un patrimonio di meccanica, tecnologia, saperi operai, dilapidato per supponente inerzia”
BORGO VALBELLUNA Una foto da consegnare alla storia, perché non si dimentichi che dal 1968 la località Mel, molto spesso è stata abbinata alla parola compressore, come occhiale con Agordo o le ceramiche di Trichiana e l’elenco è ancora lungo perché il bellunese è anche questo, imprenditori che hanno segnato la storia e marchiato il territorio. Ci sono più generazioni che la chiamano ancora Zanussi, la Zanussi di Mel giusto per rimarcare il concetto. In pochi si sono affezionati alla parola Acc e molti meno ancora alla cinese Wambaoo. Questa foto ci presenta un gruppo di operai, gli “angeli della nebbia”, così li chiamava Stefano Bona, uomini e donne in corteo in un dicembre bellunese di qualche anno fa, quando tutto sembrava irrimediabilmente perduto. E’ il gruppo di lavoro dell’ultimo turno del pomeriggio, quello che ha messo le mani sull’ultimo compressore, l’ultimo prodotto dal dopo Vajont ad oggi per un totale di 280 milioni di pezzi. (mm)
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