La prima cattura con radiocollare effettuata nel territorio regionale è avvenuta, proprio questa notte, nell’area del Monte Grappa, dove si segnala la presenza stabile di un branco dall’inverno 2016-2017: sul Grappa il complesso lavoro di monitoraggio, appostamento e cattura ha avuto maggior fortuna, anche grazie alla minor presenza di turisti e villeggianti rispetto alle aree della Lessinia e Altopiano di Asiago.
VENEZIA Questa notte nell’area vicentina del Monte Grappa è avvenuta la prima cattura in Veneto di un esemplare di lupo al quale è stato apposto il radiocollare satellitare che ne monitorerà d’ora in poi tutti gli spostamenti. Si tratta di una femmina adulta del peso di 35 Kg, in buone condizioni, non allattante: non appena catturata, secondo le modalità del protocollo di intervento approvato dall’ISPRA e dal Ministero dell’Ambiente, la lupa è stata sedata per effettuare le misurazioni biometriche, i prelievi per la genetica e apporre il radiocollare. Subito dopo l’esemplare è stato rilasciato: ora il radiocollare, mediante segnali Gps, consentirà di seguirne con regolarità comportamenti e spostamenti e di attivare, in via sperimentale, nuovi sistemi di allerta rapida, ogni qualvolta l’animale supererà le cosiddette ‘barriere virtuali’ per la sicurezza degli allevatori della zona. Il monitoraggio del radiocollare rientra nel “Progetto sperimentale per la gestione proattiva del lupo in Veneto attraverso catture e telemetria satellitare”, finanziato con 150 mila euro dalla Regione Veneto, e affidato al gruppo lavoro messo in campo dal Dipartimento di medicina veterinaria dell’Università di Sassari, con il coordinamento scientifico del professor Mario Apollonio