PONTE NELLE ALPI E’ mancato a 92 anni Giovanni Bortot, nome noto nella politica del Paese un esempio per queglli che battagliano in tribunale per il vitalizio come diritto acquiito, infatti Giovanni aveva scelto di devolvere un terzo della sua pensione da deputato alla casa di riposo. Nel periodo della Resistenza ha dato il suo contributo col nome di Ardito poi un lungo corso senza mai cambiare idea nel Partito comunista italiano, già sindaco e vice sindaco di Ponte nelle Alpi è entrato nel Parlamento alla fine degli anni Sessanta per due legislature. Lascia la moglie Beppina e la figlia Tiziana.
Questo il messaggio sulla pagina facebook del Pd bellunese: “Ieri sera, dopo una vita dedicata alla militanza, alla politica, all’amministrazione, è morto Giovanni Bortot, già sindaco di Ponte nelle Alpi e deputato del PCI. L’intera comunità bellunese gli è debitrice per le sue battaglie civili, sociali e per lo straordinario contributo all’identità del territorio e alla dignità delle persone. Lavorò all’elaborazione di leggi che favorirono gli insediamenti produttivi e la ricostruzione dopo il disastro del Vajont e l’alluvione del 1966. Lottò per la modifica della legge sulla silicosi, malattia che mieteva moltissime vittime tra i lavoratori, anche in giovane età. Portò avanti battaglie per la difesa e la messa in sicurezza del territorio, contro le speculazioni e a favore del bene comune. No, non solo il Partito Democratico o la sinistra. Ogni donna e ogni uomo di questa provincia deve un pezzo della propria storia a Giovanni. Grazie. Cercheremo di essere degni eredi del tuo lascito. Un pensiero alla moglie Beppina e alla figlia Tiziana”.