di STEFANO BONA, fiom_cgil
Oggi il Ministro Giorgetti e alcuni rappresentanti della Lega regionale hanno espresso il loro giubilo verso l’accettazione da parte del MiSE dell’offerta della Lu.Ve. celebrando l’operato del ministero il primo e del ministro i secondi. Ma sarebbe certamente più serio ricordare l’intero quadro della vicenda e soprattutto chi da oltre due anni sta combattendo in prima linea per il proprio futuro, dopo il commissariamento dell’azienda. 2 anni di preoccupazioni, di stipendi al lumicino, di sofferenze e restrizioni, 2 anni che cozzano con la parola “celerità” usata impropriamente e superficialmente dal ministro.
“Realtà, concretezza e serietà abbandonando percorsi immaginari” scandendo queste parole il ministro Giorgetti dimentica che se questa possibile soluzione si è palesate il merito va a chi, lavoratrici, lavoratori, organizzazioni sindacali, commissario straordinario hanno con caparbietà tenuto aperta Acc contro i tanti che fin dal principio ci volevano falliti, in un mare in tempesta per due anni abbiamo tenuto la barra dritta, difendendo e promuovendo la difesa del lavoro della storica fabbrica Bellunese. È soprattutto alle tenaci lavoratrici e ai tenaci lavoratori che andrebbe rivolto il ringraziamento e l’impegno del dicastero dello sviluppo economico nel ricercare ora una soluzione che non lasci nessuno indietro.
Il futuro di Acc lo abbiamo scritto con le lavoratrici e i lavoratori resistendo strenuamente ad ogni manifesta volontà di chiuderci manifestate fin dal primo giorno di questa lunga vertenza.
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