OGGI SUL CORRIERE DELLE ALPI
DI GIGI SOSSO
BELLUNO Anche oggi il Corriere delle Alpi segue le cronache giudiziarie. Dal Palazzo del Tribunale le sentenze di ieri.
ALTO AGORDINO Non poteva nemmeno più andare a messa. Perché il rischio era quello di ritrovarsi l’ex fidanzato sul banco appena dietro. Quando non ce l’ha più fatta è andata a querelarlo, provocandone il rinvio a giudizio e si è anche costituita parte civile con l’avvocato Alvise Antinucci, per chiedergli un risarcimento dei danni per i reati di stalking e violenza privata e l’uomo le ha versato una somma importante propiziando il ritiro della querela. Il caso è chiuso.
Ivano Lise è stato condannato a tre anni di reclusione. Secondo la ricostruzione della Procura della Repubblica, in quel giorno di primavera Lise e altri stavano danneggiano delle sedie di un’osteria, quando il lentiaiese classe 1935 li avrebbe invitati a smetterla subito. A quel punto, Lise ha rassicurato gli amici con un «tranquilli, penso io a questo, non badatelo», prima di afferrarlo per una spalla e spingerlo con veemenza a terra, facendogli anche battere la testa, prognosi di oltre tre mesi
Stefano Dal Farra è stato condannato a un anno e due mesi di reclusione dal giudice Paolo Velo. Il giovane bellunese doveva rispondere dei reati di resistenza a pubblico ufficiale, minaccia e lesioni. I militari avevano cercato di riportare l’indagato alla ragione, ricevendo per tutta risposta una serie di minacce di morte, per di più senza mascherina protettiva, in tempi di Covid-19. Era scattata la denuncia per una serie di ipotesi di reato, che ha innescato il processo terminato ieri mattina.