di Renato Bona
Mariano Rumor, autentico personaggio della politica a livello nazionale per la Democrazia Cristiana, era discendente di alpagoti e precisamente della famiglia di Gerolamo, sposato il 29 aprile 17874 con Caterina di Antonio Romor (sì, con la o e non la u – ndr.) che era nato a Lamosano di Chies il 6 settembre 1720 e morì a Vicenza, dove era emigrato con la famiglia, il 3 gennaio del 1796. Lo ha messo nero su bianco il compianto maestro Mario De Nale nel suo libro dedicato ai “Personaggi illustri dell’Alpago e Ponte nelle Alpi” edito con la bellunese tipografia Piave nell’agosto del 1978 (in copertina “La Madonna col Bambino” di Placido Fabris; referenze fotografiche della Fondazione Cini, del Museo Correr e del Museo di Ca’ Pesaro, foto Zanfron, De Santi, De Nale), in occasione del centenario del grande Placido Fabris, a cura del Centro sociale di educazione permanente di Tambre e dall’Associazione emigranti bellunesi, col contributo della Regione Veneto e della Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza e Belluno. Laureato in lettere col massimo dei voti, tesi su Giuseppe Giacosa, il vicentino Rumor (nato il 16 giugno 1915 da Giuseppe, proprietario di una tipografia, e da Tina Nardi, di famiglia liberale) laureato in lettere a Padova nel 1939, fu presidente dei giovani di Azione cattolica e partecipò alla Resistenza nel periodo 1943-45. Dopo la guerra fui tra i fondatori delle Associazioni cristiane lavoratori italiani, le Acli, ed entrò nella Democrazia cristiana di cui divenne – come ricorda Wikipedia – uno dei principali leader veneti, molto vicini al presidente del consiglio Alcide De Gasperi. Nel 1946 venne eletto all’Assemblea Costituente e due anni dopo deputato (riconfermato nelle legislature successive). Nel 1951 sottosegretario al ministero del Lavoro e relatore della prima legge su Ina-Casa; nel 1959 è ministro dell’Agricoltura e successivamente dell’Interno e poi degli Esteri. Nel 1963, nominato ministro dell’Interno, dovette affrontare uno degli eventi più tragici della storia repubblicana italiana: la catastrofe del Vajont del 9 ottobre 1963 con duemila vittime ed immani rovine; fra l’altro, accompagnò il presidente del consiglio Giovanni Leone sui luoghi della sciagura. Nel periodo 1964-68 fu segretario nazionale della Democrazia cristiana. Presidente del consiglio per ben cinque volte tra il 1968 ed il 1974, presidente dell’Accademia olimpica di Vicenza e dell’Associazione mondiale dei partiti democratici cristiani. Nel 1973 fu l’obiettivo di un tentativo di omicidio, progettato dall’anarchico Gianfranco Bertoli. Morì a Vicenza il 22 gennaio 1990. Altri personaggi della famiglia Rumor anche se, come Mariano, non nati in Alpago, sono citati nel libro in quanto, come viene precisato: “meritevoli e sicuramente affezionati alla terra dei loro avi alla cui conoscenza furono sempre interessati”. GIACOMO RUMOR SENIOR. Nacque a Vicenza nel 1858 e morì nella stessa città nel 1930. Dopo gli studi aprì e gestì due negozi e in seguito divenne fotografo, artigiano e tipografo, impegnato in modo particolare in quest’ultima attività fino a realizzare – come scrive De Nale – una grossa tipografia che è ancor oggi una delle più qualificate della città nel campo del lavoro editoriale fine e delle pubblicazioni periodiche. Partecipò alla vita pubblica come capo del Movimento delle società cattoliche operaie e delle Società di mutuo soccorso, da quando la partecipazione alle elezioni politiche era vietata ai cattolici, fino a fondare moltissime organizzazioni solidaristiche, tra cui la Banca Cattolica Vicentina, divenuta poi la Banca Cattolica del Veneto e le società di Mutuo soccorso e degli artigiani, che precedettero le assicurazioni sociali nell’organizzazione dei lavoratori nel tempo che vedeva la Chiesa occuparsi delle questione sociale con l’enciclica di Leone XII “Rerum Novarum”. Fu presidente della Camera di commercio e per 30 anni consigliere sia di Comune che di Provincia di Vicenza. SEBASTIANO RUMOR. Fratello di Giacomo, nacque a Vicenza nel 1862 e morì a Gerusalemme nel 1929. Da bibliotecario della Civica Biblioteca Vicentina divenne noto bibliografo e illustratore delle memorie della città e provincia, mediante decime di pubblicazioni che andava poi raccogliendo in volumi come: “Bibliografia vicentina”, “Gli scrittori vicentini del 1600 e 1700” e “Storia di Monte Berico”. GIUSEPPE RUMOR, di Giacomo. Nato nel 1885, mancato nel 1954. Fu consigliere provinciale e presidente della Scuola di cultura cattolica per 40 anni. GIACOMO RUMOR JUNIOR. Nato a Vicenza nel 1906. Presidente del Circolo studenti universitari cattolici della città, partecipò alla Resistenza e fu membro del Corpo di liberazione nazionale. Avvocato, per 18 anni fu presidente della Camera di commercio vicentina, promotore dell’autostrada Brescia-Verona-Vicenza della quale divenne vice presidente. Accademico olimpico fu anche consigliere della Cassa di Risparmio di Vicenza e autore di diverse pubblicazioni in materia di economia.
NELLE FOTO (PicClick, Wikipedia, Gilberto Padovan editore, Corriere del Veneto): panoramica di Lamosano di Chies; Mariano Romor: i suoi avi erano dell’Alpago; l’allora ministro dell’Interno, Rumor, al centro, con il presidente del consiglio Giovanni Leone in visita alla zona disastrata del Vajont; lapide dell’Azione Cattolica vicentina che a Tonezza del Cimone ne ricorda la figura e l’opera; Giacomo Rumor senior; la grande tipografia che ha fondato; la prima insegna della Banca cattolica vicentina che lo vide tra i soci fondatori; suo fratello Sebastiano, noto bibliografo; una delle sue opere più famose: Bibliografia storica della città e della provincia di Vicenza”; Giacomo Romor Junior: avvocato ed esperto di economia.