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Colpo alla criminalità organizzata: 350 Carabinieri in azione tra Veneto, Trentino e Romagna per smantellare una rete di riciclaggio di gioielli rubati. Impegnato anche il personale del 14° Nucleo Elicotteri di Belluno, sequestrati complessivamente più di kg 20 di oro in lingotti
Nelle prime ore del 13 marzo 2025, una vasta operazione condotta dalla Procura della Repubblica di Padova ha portato all’arresto e al sequestro di beni per milioni di euro in Veneto, Trentino e Romagna. Più di 350 Carabinieri hanno eseguito perquisizioni e sequestri nei confronti di un’organizzazione dedita al riciclaggio di gioielli rubati, al termine di un’indagine durata quasi un anno. L’indagine ha avuto origine dal monitoraggio di soggetti coinvolti in furti e rapine, in particolare ai danni di anziani e gioiellerie. L’attenzione degli inquirenti si è concentrata su un ex orefice vicentino che, grazie alla complicità di un residente dell’alta padovana, trasformava i gioielli rubati in lingotti d’oro, rendendoli irrintracciabili. Durante le perquisizioni sono stati rinvenuti oltre 20 kg di oro in lingotti e pepite, 30 kg di argento e circa 390.000 euro in contanti. Gli investigatori hanno documentato oltre 730 accessi al laboratorio clandestino, stimando che il traffico illecito abbia fruttato oltre 1,3 milioni di euro. Il Gip di Padova ha disposto il sequestro delle attività e di strumenti utilizzati per la fusione dell’oro, oltre a 500.000 euro presenti nei conti bancari dell’ex orefice. L’operazione rappresenta un duro colpo al traffico illecito di preziosi, ma l’indagine è ancora in corso. Gli indagati restano presunti innocenti fino a eventuale condanna definitiva
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