TAIBON Me la ricordo la Frassenè che mi accoglieva incantata sotto un manto di neve, me li ricordo quegli impianti sotto all’Agner palestra per le prime sciate, le prime gare di sci organizzate da Radio Più anche con l’allora hockey femminile di Mauro e Gladis Riva. Eccome se mi ricordo il Parco Laghetti, le prime “fughe” da casa per finire davanti a casse di amplificazione enormi, complete di twitter, bassi e sub, e quell’impianto per dj che era poi il mio primo sogno. Ai laghetti, era una delle tappe fisse del tour Amadeus ad Agordo, Chalet Parco Laghetti, Chalet al lago di Pedy e Francesca ad Alleghe e su fino al Piper di Malga Ciapela; se non finivi in Val Biois tra il Focobon e il Serena con la sua Radio Serena…ad un certo punto importante costola di Radio Più sull’attuale frequenza 97.600 Mhz. E mi ricordo quelle elezioni di Miss Italia a Frassenè, l’unica volta che partecipavo come giurato sono scivolato diritto nel lago e addio serata. I ricordi sono limpidi, purtroppo. Purtroppo perché tornarci oggi è un colpo al cuore, tutto abbandonato in un Comune che non ha manco il sindaco e che deve condividere il parroco con altre 4 parrocchie, non che a Taibon vada meglio visto che dopo il meritato “pensionamento” di Don Mario Zanon per la prima volta il paese si ritrova con il prete part-time con Agordo e La Valle. Una palestra di roccia dove le presenze non mancano ma i presenti sono costretti a camminare nell’erba alta senza alcun punto di ristoro. I campi da tennis sono decisamente impraticabili. Più in là c’è l’ex caserma della forestale abbandonata a se stessa da ormai molti anni. Perchè? Eppure è un pezzo di Dolomiti Patrimonio dell’Unesco con influenze del vicino Parco Nazionale delle Dolomiti. Perché le nostre ricchezze sono destinate a diventare inesorabilmente miserie? Infine, per risolvere il problema del rudere seggioviario ci affidiamo al prossimo Vaia o qualcuno, proprietà compresa prima o poi interverrà?
Ci sono turisti che praticano la palestra di roccia adiacente al parco, si avverte la necessità di un chiosco per le bibite e snack, panchine praticamente scomparse.
ciò che resta del campo da tennis e di una struttura che ha scritto i lustri di un passato ormai sepolto, lavori in corso d’opera idraulico forestali per la pulizia messa in sicurezza dagli eventi estremi
LA EX FORESTALE…ABBANDONO TOTALE NELL’ABBANDONO GENERALE
RICORDI AGORDINI, DAL LIBRO “ODIO LA RADIO” GIUGNO 2013
La discoteca SERENA di Falcade, oggi “Hotel Orsa Maggiore Serena” è stata la discoteca di RADIO PIU’ per molti anni. Piergiorgio Fol aveva il ponte radio acceso (RADIO SERENA) e ripeteva il segnale di RADIO PIU’ sui 97.600, la sera staccava la rete e trasmetteva su Falcade dalla discoteca. Qualche serata l’abbiamo fatta anche al FOCOBON, qualche estate e relativo inverno.a Malga Ciapela, al PIPER di Walter Vaerini.
“Ciao so’ Walter fammè parlà” , un figo, Arrivò in radio a fine anni Ottanta e stravolse la programmazione del sabato pomeriggio. Programmi pieni di ritmo, aveva i dischi migliori che si potevano trovare in Italia, li prendeva a Roma. Serata uniche al Piper e pomeriggi pieni di adrenalina in radio. Quando Walter ha lasciato Malga Ciapela, l’Agordino per ritornare a Roma a RADIO PIU’ ha lasciato l’intera discografia degli anni Ottanta, i famosi Maxi Single di allora.
La discoteca AMADEUS ad Agordo ci ha accolto fin dall’inizio. Una splendida collaborazione con Rossella, Fanny, Duilio, Roberto e Ruggero. Erano gli anni di DAN HARROW, REGINA PROFETA, MAL e tanti altri nomi che riempirono il locale. Non andà molto bene con i Ragazzi di Beverly Hills. Fu un flop per una serie di motivi, non ultimo il cattivo consiglio del Dj di turno, era il periodo dei disc jokey vicentini. Agordo era il centro del divertimento in provincia. Lì dentro ho visto crescere i due gemelli Maurizio e Massimo che da piccoli partecipavano al “Mascherina d’Argento” di RADIO PIU’ con la sorella Sonia. Oggi i gemelli sono i nuovi gestori del PLANET. Alla discoteca LAGHETTI di Frassené abbiamo presentato alcune serate, ricordo in particolare una “Miss Italia” nel periodo in cui fu gestita dalla famiglia del sindaco Bruno Zanvit. Ero stato chiamato non più come dj (vista l’età), ma come giuria. Finii la serata scivolando nel laghetto per poi scomparire alla velocità della luce, il buio mi salvò da una pessima figura davanti alle Miss che mi avevano fatto perdere la testa…