di RENATO BONA
Nel capitolo “Il catalogo provinciale” del libro “Le meridiane bellunesi” che l’appassionato feltrino Gabriele Vanin ha realizzato nel 1991 per la Comunità montana Feltrina ed il Centro per la documentazione della cultura popolare (editrice la Libreria Pilotto di Feltre) vi è una tabella con la “classifica” per Comunità montane dei quadranti solari in ambito provinciale. Emerge che il Bellunese ne possiede il maggior numero, 58, seguito dal Feltrino con 37, dall’Agordino con 35, Centro Cadore con 26 quindi Valle del Boite con 15, Basso Cadore con 14, Comelico e Sappada con 8; chiude l’Alpago con 3, ultima posizione confermata anche dalla percentuale di densità per cento chilometri quadrati: 1,45 e da quella per ogni mille abitanti: 0,27. Vediamo allora, sempre dal libro del presidente dell’Associazione astronomica feltrina Rheticus e membro di istituzioni astronomiche nazionali ed internazionali, quali sono queste “presenze” nella conca alpagota. Comune di Chies d’Alpago: casa privata in piazza B. Zanon, inizio Novecento: verticale rettangolare 105×70 declinante a ovest, stilo normale, linee orarie francesi ed equinoziale, in discrete condizioni. Comune di Pieve d’Alpago: casa privata nella via Dolada di Plois: verticale rettangolare, 150×100, stilo normale, in pessime condizioni tanto è vero che non è visibile alcuna linea oraria. Casa privata di via Driocase 13 a Garna: verticale rettangolare, 123×70, declinante a est, stilo normale, linee orarie francesi, in discrete condizioni. Per quanto concerne il Basso Cadore-Longaronese-Zoldano, questa la situazione: Comune di Forno di Zoldo: Casa privata del 1848 nella via Brustolon di Dont, verticale rettangolare 140×90, declinante a ovest, privo di stilo (normale), linee orarie francesi, in cattive condizioni; Canonica di Dont, 1885 (data riportata sul quadrante), verticale rettangolare 95×43, declinante a est, stilo a foro gnomonico normale, linee orarie francesi, in discrete condizioni; Campanile della Pieve di San Floriano, verticale rettangolare 210×115, declinante a est, privo di stilo (normale), linee orarie francesi ed equinoziale, in cattive condizioni; Casa privata di via Canova 7 a Villa di Dont di Zoldo, 1985 (data sul quadrante) autore il proprietario: Luigi De Fanti; verticale rettangolare 120×76, declinante a ovest, stilo a foro gnomonico normale, linee orarie francesi, equinoziale e lemniscata del mezzogiorno; reca il motto: “Sol omnibus lucet”, in ottime condizioni. Comune di Longarone: casa privata a Soffranco, 1896, autore Marco De Bona, verticale rettangolare 137×131, stilo normale, linee orarie francesi, in discrete condizioni: il quadrante è stato ripassato di recente, stendendo una mano di colore sull’intonaco sottostante e tenendo come riferimento le linee preesistenti (purtroppo la tinta si sta già scrostando dal muro e con essa la meridiana); Casa privata in località Col Bartolt di Mezzocanale di Zoldo, 1870 circa, autore lo stesso De Bona, verticale, rettangolare 137×97, declinante a ovest, stilo infisso normalmente e curvato verso il basso, linee orarie francesi, in discrete condizioni; Casa privata a Provagna, 1940 circa, autore Fiore Salvador, verticale rettangolare 110×80, stilo normale, linee orarie francesi, in cattive condizioni; Casera in località Caiada, XIX secolo, verticale rettangolare 80×50, stilo normale, in pessime condizioni: nessuna linea visibile. Comune di Ospitale di Cadore: canonica, verticale orizzontale 235×80, declinante a est, stilo normale, linee orarie francesi ed equinoziali, in cattive condizioni. Comune di Perarolo di Cadore: Municipio, 1989 (data sul quadrante a firma dell’autore, il pittore longaronese Giacomo Pradella), verticale trapezoidale 143×105, declinante a est, stilo normale, linee orarie francesi ed equinoziale, reca il motto: “Sine sole sileo”, in ottime condizioni (al centro del quadrante è raffigurato un trasportatore di tronchi o ‘menadas’ con il caratteristico bastone (langer); a sinistra c’è lo stemma del Comune e a destra è raffigurata l’operazione di smistamento dei tronchi dal Cidolo di Perarolo); Casa privata del 1837, nella via Romana 6, verticale rettangolare 265×140, declinante a est, stilo normale, linee orarie francesi ed equinoziale, in discrete condizioni. Comune di Soverzene: Casa privata, verticale rettangolare 160×100, declinante a ovest, stilo a foro gnomonico normale, linee orarie francesi e solstiziali; in discrete condizioni. Comune di Zoldo Alto: Casa privata a Chiesa di Goima 22, verticale rettangolare 90×80, privo di stilo, in pessime condizioni (nessuna linea visibile); di recente don Antonio De Fanti ha fatto rimettere lo stilo e tracciare l’equinoziale e la meridiana, in vista di un completo ritracciamento del quadrante; Casa privata al numero 16 di Cordelle, 1981 (data sul quadrante, autore Antonio De Fanti, verticale rettangolare 107×68, declinante a est, stilo a foro gnomonico normale, linee orarie francesi, lemniscata del mezzogiorno del Tempo medio Europa Centrale e dell’ora legale estiva; reca il motto: “Fugge il tempo come l’ombra ma perenne luce dona”.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro di Gabriele Vanin): casa di Chies d’Alpago a inizio Novecento; casa di Garna; Canonica di Dont; campanile della Pieve di San Floriano di Zoldo; casa a Villa di Dont; casa di Soffranco; casa di Perarolo di Cadore; casa di Soverzene.