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M’ero fermata dove non serve.
Avrei voluto ogni giorno
il mio pane e il sale offrirti
e le mani di nuovo
prendendo un paio di passi tuoi
per quel che m’attende
nello sbattere la porta
ma le strade sono piene
di tracciati già passati.
Avrei saputo, sì
da sotto il ponte
farmi vecchio secchio di latta
a raccoglier la pioggia
per annaffiare l’erba
ché sia il letto più morbido.
Avrei potuto, ma poi di nuovo
due taglie troppo grandi di scarpe
e una panca con la capra sotto.