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BELLUNO Alleanza strategica contro l’emarginazione sociale. È stata sottoscritta oggi a Palazzo Piloni la convenzione tra CortinaBanca e Fondazione Welfare Dolomiti che permette di far ripartire il progetto di microcredito. Di fatto, torneranno possibili i finanziamenti agevolati destinati a persone in difficoltà finanziarie e a rischio povertà. «Si tratta di una misura importante per prevenire e contrastare quel fenomeno di emarginazione sociale che possono vivere le persone quando incontrano difficoltà economiche che non sono in grado di superare da sole» commenta la presidente della Fondazione Welfare Dolomiti, Francesca De Biasi. «La mission della Fondazione è proprio quella di aiutare le comunità locali e combattere lo spopolamento della montagna. E con questo progetto diamo una mano concreta». CortinaBanca e Fondazione Welfare Dolomiti hanno raccolto la richiesta di aiuto dalla rete associativa che in provincia di Belluno ha gestito il microcredito dal 2010, e che dal 2022 è stato sospeso per motivi legati alla modifica delle regole sul credito e alla riorganizzazione del sistema bancario.
LE ORIGINI
Il progetto di microcredito, avviato nel 2010, è stato coordinato dal Ce.I.S. in collaborazione con una rete di soggetti del territorio, e con Integra Cooperativa Sociale che ha gestito lo sportello di consulenza fin dall’avvio. Hanno aderito alla rete fin dall’inizio il Comune di Belluno, il Rotary Club Belluno, l’Associazione Centro di Solidarietà Charles Peguy, la Caritas diocesana di Belluno-Feltre, il Centro Caritas Hakim, l’Associazione Gruppi “Insieme Si Può…”, il Comitato di Intesa e Integra Cooperativa Sociale. Nel corso del progetto si sono aggiunti altri soggetti, come Inner Wheel, oltre al patrocinio della Conferenza dei sindaci dell’Ulss e il Consorzio Bim Piave.
IL PROGETTO
Il progetto è rivolto a persone e nuclei familiari che non riescono ad accedere al prestito bancario e che, tuttavia, si trovano in una situazione di oggettiva difficoltà economica a seguito di eventi di carattere non ordinario. Oltre all’aiuto economico vengono erogati servizi formativi ed educativi in modo che le persone siano accompagnate, attraverso una consulenza mirata. Il progetto infatti è costituito da due pilastri: da una parte un servizio di consulenza, gestito da operatori qualificati, aperto a tutti coloro che desiderano avere informazioni e supporto nella gestione del proprio bilancio familiare e in particolare in caso di situazioni debitorie complesse; e dall’altra dalla costituzione di un fondo etico di garanzia per l’erogazione di piccoli prestiti. L’iniziativa ha preso avvio in seguito ad alcune azioni di start up, realizzate grazie a un contributo del Centro di Servizio per il Volontariato di Belluno (bando progetti di rete anno 2010). Sono stati attivati due fondi: il 19 ottobre 2012 è stato costituito il fondo etico di garanzia presso Unicredit, grazie a contributi della Fondazione Cariverona e di associazioni locali (Associazione Centro di Solidarietà Charles Peguy, Caritas Diocesana di Belluno, Comitato di Intesa). Inoltre è stato aperto un conto donazioni per implementare il fondo di garanzia. Le donazioni sono state effettuate dal Rotary Club Belluno, Inner Wheel, Associazione Amici del Borgo, da privati cittadini. Nel 2014 la Fondazione Culturale Responsabilità Etica ha conferito un contributo per la costituzione, presso Banca Popolare Etica, di un nuovo fondo di garanzia (complementare a quello esistente). Nel nuovo fondo è confluito anche un contributo da parte di Cassa Rurale e Artigiana di Cortina e delle Dolomiti.
I DATI
Dal 2012 al 2022 lo sportello microcredito, gestito dalla Cooperativa Integra in sinergia con la Commissione tecnica deliberativa composta dai volontari della rete, ha accolto 523 richieste, di cui 380 per prestiti nell’ambito dei fondi di garanzia e 143 per contributi a fondo perduto nell’ambito dei fondi di solidarietà. Tutti i richiedenti hanno beneficiato del servizio di consulenza e di orientamento ai servizi del territorio. In totale sono stati erogati prestiti per quasi 323mila euro.
«Con la sottoscrizione di oggi, il progetto di microcredito può ripartire» sottolineano i soggetti firmatari della convenzione. «Dopo tre anni creiamo le basi per la ripartenza, che si stima sarà per giugno». Nella formula precedente, il microcredito concedeva prestiti fino a un massimo di 3mila euro. Adesso si arriverà a un tetto massimo di 5mila euro. «Si tratta non solo di risorse economiche, ma di un supporto all’indipendenza, attraverso una consulenza mirata. Un progetto scaturito da un ampio raccordo tra diverse realtà: le associazioni infatti collaborano intorno alla persona che ha necessità, senza che sia lei a bussare alla porta a tutti» conclude la presidente della Fondazione Welfare, Francesca De Biasi. «L’azione mira quindi a riconoscere autonomia e dignità a chi in un momento della propria vita ha necessità di chiedere aiuto per sé e i propri figli».
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