“Finalmente qualcuno mette il coperchio a quel bidone di illegalità che era ed è il business dei finti profughi”.
Lo afferma il Presidente del Veneto, Luca Zaia, appresa la notizia che il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, provvederà a chiudere progressivamente i centri di Cona e Bagnoli e di indennizzare il Comune di Agna per i disagi subiti.
“Per anni – sottolinea Zaia – ci siamo sentiti ripetere da chi alimentava il business dei migranti che eravamo egoisti, razzisti, senza cuore, quando affermavamo che le nostre comunità non avrebbero potuto reggere l’urto di una massa di finti profughi e immigrati economici che le stesse istituzioni statali non erano spesso neppure in grado di identificare, facendoli disperdere sul territorio come fantasmi che non avevano nessun altro fine se non cercare di sopravvivere a tutti i costi, nel modo che l’aumento della criminalità e del senso di insicurezza nei cittadini veneti dimostra senza ombra di dubbio”.
“Ora che le inchieste della magistratura ci svelano il vero volto dell’affaire, con cooperative che hanno visto aumentare a dismisura i loro fatturati, ora che appaiono quei profili di illegalità e sfruttamento che soltanto i governi precedenti non volevano vedere (e capiamo perché), ora che si comincia a comprendere appieno quante ipocrisie e quante falsità siano state pronunciate nella difesa di un sistema malato – conclude il presidente veneto – ringraziamo chi riesce a liberare le comunità venete da una ipoteca pesantissima”