Prosegue il monitoraggio di Arpav delle depressioni fredde o doline, le conche montane di origine carsica caratterizzate da un particolare microclima, studiate e monitorate anche in altri paesi. All’interno di queste conche si generano condizioni termiche molto diverse da quelle dell’ambito geografico in cui si trovano, con differenze di temperatura che possono arrivare fino a 30-35°C. Scopo del monitoraggio la raccolta di dati e informazioni riguardanti alcuni aspetti e fenomeni naturali, ancora poco conosciuti, che si verificano quasi esclusivamente nelle doline.
La centralina di Campoluzzo
Il microclima delle doline è caratterizzato da temperature minime a volte estreme, la minima assoluta misurata finora dalla rete Arpav è di -49.6°C, marcate inversioni termiche notturne, anche più di 1°C/m, ed escursioni termiche giornaliere molto accentuate, che possono arrivare fino a 40°C. Oltre a questi aspetti, si segnalano i notevolissimi sbalzi termici notturni che avvengono in occasione dell’intrusione del vento a grande scala nella depressione, con aumenti anche maggiori di 30°C in un’ora e di 20°C in soli 15 minuti.
Le doline in Veneto
Il carsismo in Veneto è presente in maniera diffusa, soprattutto nella fascia prealpina, che va dall’altopiano del Cansiglio ai Monti Lessini. In questo ambito sono innumerevoli le doline, con diverse dimensioni e profondità e sono gli altopiani ad ospitare quelle più interessanti e a presentare quel requisito essenziale di “orizzonte basso”. Fra questi si citano quelli del Cansiglio (BL) e dei Sette Comuni (VI) e quello, ad alta quota, delle Pale di San Martino, a cavallo del confine fra le provincie di Belluno e Trento, in territorio dolomitico.