BELLUNO La Consigliera di Parità della Provincia di Belluno ha inviato venerdì scorso una lettera alla Regione del Veneto con un messaggio a sostegno del Centro antiviolenza. In particolare, con la richiesta di una deroga per le aree montane. Una lettera che in calce riporta la firma di quasi tutti i sindaci bellunesi. Il problema sollevato dalla Consigliera di Parità e sottoposto a tutti i Comuni bellunesi è l’entrata in vigore dell’intesa Stato-Regioni approvata in conferenza unificata il 14 settembre 2022 (GU 25/11/2022), così come recepita dalla Regione del Veneto con Dgr 400 del 7 aprile 2023, che ha dettato i nuovi requisiti minimi di un Centro antiviolenza per accedere ai fondi stanziati e al riconoscimento regionale. Requisiti minimi che mettono fortemente in difficoltà l’unico Centro antiviolenza bellunese, gestito dall’associazione Onlus Belluno Donna. Il problema maggiore è rappresentato dalla richiesta della reperibilità H24, insormontabile per una realtà basata sul volontariato. Partendo da questi elementi, la Consigliera di Parità, insieme alla Provincia di Belluno, ha convocato le amministrazioni di Feltre e Belluno, per analizzare la questione. Poi ha incontrato l’assessora regionale al sociale, Manuela Lanzarin, per valutare la possibilità di una deroga alla montagna. Infine, ha scritto a tutti i sindaci, per sensibilizzarli sul tema e per chiedere la collaborazione nella richiesta di deroga alla Regione.
LA CONSIGLIERA DI PARITA’ FLAVIA MONEGO
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