di Mirko Mezzacasa
Ai quattro progetti pre il treno delle Dolomiti va aggiunto anche il quinto, quello dell’architetto De Simone che da alcuni mesi abbiamo presentato alla radio nello scorso mese di giugno e settembre. E’ la proposta di un gruppo svizzero già sul tavolo della Provincia
“Il presidente Padrin sta analizzando anche il nostro progetto. Mi sembra che esso ,oltre ai costi di gran lunga inferiori, sia l’unico a garantire la consegna di tutta la linea prima delle Olimpiadi del 2026, ad autofinanziarsi utilizzando il Project Financing,ed a collegare anche Belluno con Bolzano. Prima della decisione finale,spero che venga organizzato un confronto pubblico,con gli autori di tutti i progetti”.
Dichiarazione a Radio Più dell’architetto Fernando De Simone
ARCHIVIO RADIO PIU GIUGNO 2020
AGORDO “Desidero evidenziare che la nostra proposta non è in alternativa alle altre e tutte possono tranquillamente convivere, saranno i viaggiatori a scegliere il mezzo più idoneo con riferimento ad orari, stazione di partenza, tempi impiegati”. Inizia da qui la lunga chiacchierata con Fernando De Simone, l’architetto specializzato in trasporti, tunnel, costruzioni sotterranee e sottomarine, ingegneria sismica con un curriculum interessante ed esponenziale. Il tema della chiacchierata non è un tunnel, perché il progetto della monorotaia Belluno-Agordo (per iniziare) non prevede attraversamenti di montagne, quelle si sorvolano. Dunque architetto veniamo al sodo, qual’è l’obiettivo che cullate? “Collegare Belluno con Agordo, per poi estendere la rete fino ad Alleghe ed alla stazione di Bolzano in fasi successive”. Senza considerare Cortina sede Olimpica 2026? “Se la Regione si renderà conto che sarà difficile ultimare la soluzione che sceglierà (treno ndr.) per il 2026 noi siamo disponibili a collaborare ed estendere la rete fino all’Ampezzano”. Concretamente una monorotaia che numeri colleziona? “Quanto serve. Visti gli effetti del covid19 puntiamo ad avere vetture piccole anche da 30 posti anti assembramento, ma si può disporre di mezzi anche da 200-300 persone. Si può arrivare a 2500 persone ma anche a 5000 all’ora coprendo le necessità di chi si sposta per lavoro tra Belluno ed Agordo-Luxottica. Le nostre vetture con sistema di controllo antivirus ,singolarmente dotate di un motore elettrico e governate da computer, a seconda dei viaggiatori che attendono nelle stazioni, possono essere aumentate o ridotte automaticamente dal deposito”. Quindi un’offerta modulare? “Certo perchè nelle diverse ore ci sono diversi flussi di traffico e quindi di richiesta. Con economie di scala si mettono a disposizione i mezzi a seconda delle esigenze. L’investimento è graduale più aumenta la richiesta e più aumentano le vetture”. Si parte a Belluno stazione? “Dall’ultimo binario della stazione, sopra c’è già la strada dove inizia il cammino della monorotaia. Sono previsti pali accanto alla rotabile. Sono pali del diametro di un metro collocati ogni 30-40 metri” Senza previsione di scavare montagne? “Nessuna galleria la monorotaia non è un treno, non è limitata dalle pendenze, le gallerie le sorvola, viaggia ad una velocità di 80 chilometri orari. Di giorno trasporta le persone, di notte su apposite vetture sempre dotate di pneumatici,è previsto il trasporto merci” Ci vorranno parecchi pali da Agordo a Belluno “Come ci vorranno molte imprese locali, 20-30 presumo, ognuna incaricata di coprire un determinato numero di chilometri” La monorotaia abbatte i costi di personale? “Eccome, la guida un sistema computerizzato, nelle stazioni vengono previsti degli scambi e il sistema informatico regola le velocità automaticamente perché ovviamente non si incontrano mai”. La politica locale vede di buon’occhio queste prime ipotesi? “Mi sembra di si, tanto il sindaco di Agordo Roberto Chissalè che il presidente dell’Unione Montana Michele Costa, ma anche il presidente della Provincia Roberto Padrin. In Luxottica abbiamo già inviato la documentazione che è sul tavolo del Cavaliere Luigi Francavilla che incontreremo a breve”. Parliamo di costi? “Dai 10 ai 15 milioni di euro al chilometro per trasportare circa 1100 persone, si arriva come dicevo fino a 5000 all’ora. Il progetto prevede di iniziare con qualche centinaio di persone e poi si valutano le richieste”.E dove pensa si possano reperire i finanziamenti? “Ogni anno sia in Italia si perdono miliardi di contributi europei che finiscono altrove, spesso all’Est, per progetti non presentati o presentati male. Ci sono i contributi per il risparmio energetico e per la riduzione dell’inquinamento e la monorotaia centra entrambi gli obiettivi”Oltre ai possibili finanziamenti?“Con il project management la finanza di progetto, operazione di tecnica di finanziamento a lungo termine di un progetto in cui il ristoro del finanziamento stesso è garantito dai flussi di cassa previsti dall’attività di gestione o esercizio dell’opera stessa tenendo conto anche dei gestori dei parcheggi scambiatori che potranno avere in gestione gli appalti per 40 anni diventano loro stessi finanziatori”. Se oggi la monorotaia fosse in attività quanto costerebbe il biglietto Belluno-Agordo “Costerebbe 3,50 euro, tra l’altro la monorotaia non conosce la parola “ritardi” e da Belluno sale ad Agordo in 25 minuti. Non sussistono problemi invernali nè di neve nè di ghiaccio, abbiamo costruito anche una linea a Mosca, che resiste a temperatura da -40 a +40 gradi, giusto per fare un esempio”. Tra le vostre opere ricordiamo il Marconi Express di Bologna e le successive vicende giudiziarie. “E che vuole dire? Noi progettiamo e costruiamo. Se la Fiat mette sul mercato la nuova 500 non è certo responsabile se chi la guida va a schiantarsi contro un muro”. Allora appuntamento ad Agordo in monorotaia?“E perché non a Bolzano vicino all’Europa?”
ARCHIVIO RADIO PIU’
IL PROGETTO DELLA MONOROTAIA BELLUNO-AGORDO VERSO BRUXELLES
AGORDO L’Architetto Fernando De Simone non demorde, ci crede nel progetto da 1,5 miliardi di euro per collegare la stazione di Belluno con la piazza di Agordo e poi proseguire verso Bolzano e il Brennero. Una monorotaia sopraelevata con un secondo obiettivo, se appoggiato dalla Regione, il collegamento Alleghe-Cortina.
“Non è un sogno – dice l’architetto – in realtà si traduce con 3 anni di lavoro per 25 imprese selezionate per l’installazione dei pali di sostegno lungo tutto il tracciato” Un progetto già presentato al Presidente della Provincia Roberto Padrin e al sindaco di Agordo Roberto Chissalè e che ora prende la strada per l’Europa “Sto preparando un progetto da proporre a Bruxelles – dice l’architetto – inerente il collegamento su monorotaia sopraelevata : Belluno-Agordo-Bolzano”. Nell’occasione De Simone ricorda che nel periodo 2014-2020 l’Italia ha utilizzato solo il 23% dei 75 miliardi di fondi strutturali europei per lo sviluppo regionale a cui ha diritto. In Europa l’Italia è quartultima. Solo Croazia,Slovacchia e Spagna hanno fatto peggio. La monorotaia ha una capacità di trasporto, su vetture elettriche completamente automatizzate e governate da computer, da 100 a 5000 persone l’ora per direzione. Tempo di percorrenza: dalla Stazione FS Belluno ad Agordo Centro 25 minuti, dalla Stazione FS Belluno alla Stazione FS di Bolzano 90 minuti. Durante la notte su apposite vetture sempre dotate di pneumatici, è previsto il trasporto delle merci. “Nel 2026 – conclude Fernando De Simone – si inaugurerà il tunnel ferroviario del Brennero,e se contemporaneamente verrà ultimata la nostra struttura, tutta la provincia di Belluno,con le sue imprese industriali,turistiche e commerciali ne trarrà dei notevoli vantaggi”.