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CORTINA L’atleta paralimpico Moreno Pesce continua il suo percorso di sfide, salite e resilienza, dimostrando ancora una volta la sua determinazione ed il desiderio di confrontarsi con nuovi traguardi. La scorsa settimana ha affrontato la storica pista Vitelli, uno dei tracciati più iconici della Ski Area Faloria, teatro del superG dei Giochi Olimpici Invernali del 1956. Una salita impegnativa, caratterizzata da un elemento peculiare: l’intero percorso si sviluppa lontano da impianti di risalita e rifugi, rendendo l’impresa ancora più suggestiva ed impegnativa. Come sua abitudine, Moreno Pesce ha chinato la testa verso la neve e partendo da Rio Gere, ha iniziato la sua salita silenziosa. Un’esperienza resa ancora più emozionante dal cielo stellato che quella sera lo ha accompagnato. “È stata una gran bella serata, ero con il gruppo dei Carabinieri, Alessandro Zesta e Barbara Zambelli. Tutto è andato al meglio, una serata mite, con il cielo illuminato di stelle che ha reso l’impresa ancora più speciale – ha dichiarato Pesce. “Ho percorso una parte della pista Vitelli Bassa, arrivando fino al punto di mezzo tra la pista Slittone e la Tondi di Faloria dove siamo scesi verso il rifugio stesso. Considerato l’ambiente nel quale mi sono immerso è stata un’esperienza straordinaria.”. Moreno Pesce non si ferma mai. Il suo percorso è fatto di continue sfide che lo spingono a superare i propri limiti e a trasmettere un messaggio di forza e determinazione. Prossimo appuntamento: sabato 29 marzo al Teatro Dino Buzzati di Belluno, quando Moreno Pesce sarà ospite in occasione della tavola rotonda “1955-2025, 70 anni di – Testa, mani, cuore”. L’evento, che metterà in luce il valore della tradizione artigiana, sarà moderato dal noto personaggio televisivo Federico Quaranta e prevede la premiazione delle imprese artigianali storiche che più si sono impegnate. Un’occasione per riflettere sul legame tra passato, presente e futuro attraverso testimonianze di eccellenza e impegno. Moreno Pesce continua così a ispirare con le sue imprese e il suo messaggio di resilienza, confermandosi un simbolo di determinazione e coraggio nel panorama sportivo e sociale.
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