**
A un anno e mezzo dall’apertura, il Museo Maschere Dolomitiche di Gianluigi Secco ha superato i 3000 visitatori, provenienti da tutto il mondo. I commenti nel libro firme evidenziano l’apprezzamento per l’esperienza immersiva nei riti delle vallate bellunesi, guidata con passione dai volontari. Il museo, che ha accolto anche oltre 400 alunni delle scuole locali, è centro di riferimento per 14 comunità dolomitiche unite nella Rete delle Mascherate Arcaiche. Proprio qui è nata la proposta di candidatura delle mascherate dolomitiche come patrimonio immateriale UNESCO.
SERVE UN’AZIONE CONDIVISA PER SALVARLO
Il Museo Maschere Dolomitiche ha sede in un palazzo storico concesso in comodato d’uso, ma di proprietà privata. Ora, la possibile vendita dell’immobile da parte della società proprietaria mette a rischio la sopravvivenza del museo, diventato punto di riferimento per 14 comunità dolomitiche. L’associazione Borgo Piave ETC aps lancia un appello a cittadini, imprenditori e istituzioni per trovare una soluzione concreta che eviti la dispersione di un patrimonio culturale unico, magari individuando un’alternativa stabile proprio a Borgo Piave, dove il progetto è rinato.