di RENATO BONA
“Celebrazioni Gregoriane”, “La cucina di beneficenza”, “Le nuove carceri e la Casa del Balilla”, “La Scuola Aristide Gabelli”, “Emigrazione verso l’Africa”, “Il Duomo”, “Il bosco dell’Impero”, “Burro e cannoni”, “La Casa di Riposo”, “Seconda Guerra Mondiale”. Sono i titoli che Franco Sirena, autore del pregevole libro “Cento anni a Belluno. Notizie e curiosità dal XX secolo” ha dato ai dodici mesi, da gennaio a dicembre, del terzo anno di resoconti e immagini. Il libro è stato realizzato dall’Istituto Bellunese di ricerche sociali e culturali presieduto dal prof. don Sergio Sacco nel gennaio 2001 per i tipi della tipografia Piave. A tenere banco – va detto – le iniziative del regime fascista all’epoca regnante. Quanto alle Celebrazioni gregoriane che danno il titolo all’anno 1931: “Belluno festeggia quest’anno il centenario dell’elezione al soglio pontificio di Gregorio XVI, primo papa bellunese, eletto il 2 febbraio 1831. Numerose le manifestazioni in suo onore tra le quali l’esposizione della statua di S. Antonio da Padova, opera di Andrea Brustolon, nella chiesa di San Pietro il 12 marzo, per una serie di incontri di preghiera”. A febbraio riapre il Teatro Sociale dopo il fallimento dell’impresario Galletti. Nasce la Garna-Fughetta prima scuola-guida automobilistica. Il Podestà delibera la costruzione del serbatoio idrico a Col di Piana, capacità 800 mila litri, spesa di 425 mila lire. Il 31 marzo funerali di Mazzorana e Tiapago (spiace dirlo ma sconosciuti a chi stende queste note – ndr.). In Nevegal il 15-16 agosto raduno con migliaia di partecipanti di 32 province dei Dopolavoristi di Triveneto e Lombardia, presente Achille Starace, vice segretario del Partito fascista. Intanto Belluno conta 25 mila 423 abitanti. Passiamo a “La cucina di beneficenza” del 1932 che richiama l’entrata in funzione a fine anno; l’iniziativa, per i mesi invernali, va avanti da una quarantina d’anni; accolte 180 domande sulle 760 presentate per un piatto di minestra al giorno ed una razione di pane alla settimana. A febbraio il via al progetto per le nuove elementari nell’area dismessa della Stazione ferroviaria, prevede una spesa di quasi due milioni. Cessa dopo appena un anno l’ attività della Centrale del latte. Il 5 giugno grande manifestazione musicale al Teatro Sociale con musiche per orchestra e coro; si presenta il giovane pianista bellunese Giuseppe Zanussi e viene eseguito il “Mistero della Resurrezione di Nostro Signore”, opera del maestro Nino Prosdocimi. Sempre a giugno finiti i lavori di restauro del Municipio anche con l’eliminazione delle pesanti sovrastrutture del Segusini, considerato da taluni “complice della iattura della demolizione dello splendido edificio della Caminada”. Statistica: alle elementari ci sono 3.500 alunni, in 91 sezioni, con 71 insegnanti. Per l’anno 1933, titolo “Le nuove carceri e la Casa del Balilla” partiamo dal tentato furto di febbraio nella Cattedrale dove vengono messe a soqquadro sagrestia e cripta. L’Oratorio dei salesiani registra la frequenza di 200 ragazzi per i quali sono previste molte iniziative. Ad ottobre il via alla costruzione delle Poste cui il Comune contribuisce con 100.000 lire e vari lavori. A maggio intanto aveva aperto nella via Mezzaterra la Libreria Sacro Cuore. Il 28 maggio il vice segretario del partito fascista, on. Adinolfi, visita i lavori della costruenda “Casa del Balilla” poi inaugurata il 1. novembre e dedicata a tutti i caduti. Il 19 dicembre devastante incendio distrugge il palazzo del Genio civile. In precedenza, il 28 ottobre, era stato inaugurato a Baldenich il nuovo Stabilimento carcerario. Tocca a “La Scuola Aristide Gabelli” per il 1934 quando viene inaugurata nella ricorrenza del XII annuale della Marcia su Roma presente il ministro dell’Educazione nazionale Francesco Ercole; il costo dell’opera progettata dall’ing. Agostino Zadra risulterà di 2 milioni 400 mila lire su un preventivo di 1 milione 990 mila! Il 28 gennaio il segretario del partito fascista Achille Starace è a Belluno per presiedere il rapporto dei gerarchi della provincia. E’ promossa una grande sfilata con raduno al Teatro Sociale. Il 22 maggio dopo i lavori viene riaperta la chiesa di San Gervasio. A fine novembre tornano le campane della cattedrale che erano state portate a Vittorio Veneto per integrarle con 175 chili di stagno per renderle più argentine. Il titolo del 1935 è dedicato a “Emigrazione verso l’Africa” visto che il 7 maggio uno scaglione di 200 operai parte per l’Africa orientale italiana; altri seguiranno a luglio e settembre. Nella notte del 10 maggio un incendio distrugge il rifugio Aast in Nevegal. L’Avvenire d’Italia da la notizia dell’accordo tra Comune e i Padri cappuccini di Venezia per la costruzione di un Tempio-Ossario di fronte alla casa natale di papa Gregorio XVI nella zona di Mussoi. La Provincia di Belluno ha donato quasi dieci chili di oro alla Patria e i cittadini del Comune capoluogo 5.121 anelli. E siamo a “Il Duomo”, titolo per il 1936 con prima notizia, quella di febbraio con i nomi dei vincitori del concorso per il Piano regolatore: Alberto Alpago Novello, Adriano Barcelloni Corte, Ottavio Gabiati, Il 26 dello stesso mese partono per la Libia 13 agricoltori bellunesi. Il discorso del Duce per la conquista di Adis Abeba porta in centro un folla enorme. Il 18 ottobre una forte scossa di terremoto colpisce Belluno con danni considerevoli. Sistemati e trasformati gli edifici scolastici di Chiesurazza e Tisoi. Per l’anno 1937 è stato scelto il titolo “Il bosco dell’Impero” per ricordare che il 17 aprile, in occasione della annuale Festa degli alberi, il bosco di Col di Roanza viene denominato appunto “Bosco dell’Impero”. Il 20 gennaio visita di Starace con grande parata in Campedel e comizio in piazza Duomo. Il 25 maggio passa per la Piazza principale il Giro d’Italia con Bartali in maglia rosa. Nello stesso mese gli operai dell’Africa orientale italiana hanno inviato rimesse per 1 milione 563 mila 589 lire. Avviandoci alla conclusione, tocca al 1938, l’anno di “Burro e cannoni”. Luigi Scremin vince a Firenze il primo premio per l’arte applicata all’arredamento. Il 3 settembre accorato appello del Vescovo a sostenere le spese di restauro del Duomo. Il 24, con il treno inaugurale della nuova linea, giunge da Vittorio Veneto Benito Mussolini. In Campedel assiste alla sfilata di 45 mila persone da tutta la provincia e alle 17,15 al campo sportivo (ora Parco Città di Bologna), pronuncia il famoso discorso del “burro o cannoni”. “La casa di Riposo” è il titolo voluto da Franco Sirena per il 1939. A marzo si avvia a conclusione la trattativa con le Ferrovie dello Stato per l’acquisto del terreno sul quale sarà costruito il Regio Liceo Ginnasio. L’amministrazione dell’ospedale sottoscrive un prestito di 650 mila lire con il Comune di Vigo di Cadore per lavori di ampliamento della medicina, del nuovo reparto di pediatria e per il sanatorio. Piazzale Feltre cambia nome ed è intitolato a Guglielmo Marconi. Il 28 ottobre inaugurazione a Cavarzano della nuova ala della Casa di Riposo che ha una facciata monumentale. L’opera viene intestata alla moglie del senatore Achille Gaggia, mecenate dell’impresa. Chiudiamo il decennio con il 1940 e l’inevitabile titolo sulla “Seconda guerra mondiale”: il 10 giugno infatti l’Italia entra in guerra contro Francia e Gran Bretagna; in città vengono predisposti due ricoveri antiaerei sotto il Torrione per 120 e 70 persone. Il 7. Reggimento Alpini che fa parte della divisione Pusteria, il 24 giugno è già sul fronte occidentale. Il giorno seguente, armistizio tra Italia e Francia. A novembre i reparti italiani saranno impegnati sul fronte greco-albanese dando il cambio alla divisione Julia. Ad inizio anno conclusi i lavori alla cupola del Duomo e alla chiesa di Bolzano Bellunese. Apre in via Col di Lana la nuova fabbrica Dino Chinaglia. L’8 giugno con solenne cerimonia riapertura della Cattedrale dopo lunghi e costosissimi restauri. Ultima notizia: il 6 novembre partono dalla stazione di Belluno 120 operai per lavorare in Germania.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro di Franco Sirena “Cento anni a Belluno”: funerale di Bernardo Mazzorana e Abele Tiapago; Orchestra di Belluno al Teatro Sociale; il fabbricato della Gioventù Italiana del Littorio; la scuola Aristide Gabelli; propaganda per le colonie d’Africa; il Duomo prima del restauro; la visita di Achille Starace, segretario del Partito nazionale fascista; e quella di Benito Mussolini il 24 settembre 1938; ecco come era il fabbricato della Casa di Riposo a Cavarzano; tabellone di propaganda del ministero della Cultura al Teatro comunale.